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Sabato 18 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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12/03/2008

Al voto. Cattolici decisivi, ma dispersi!

Non bearsi dei livelli di consenso pronosticati dai sondaggi, ma lavorare per una vittoria che consenta al PDL di governare il Paese. Intanto dal Palalido...

   

Al voto. Cattolici decisivi, ma dispersi!

Con la kermesse del Palalido a Milano è iniziata Sabato 8 marzo la campagna del Partito del popolo della libertà. Berlusconi e Fini davanti ad una platea entusiasta hanno presentato il programma e garantito la vittoria.

Continuo a pensare che, se l’ottimismo è utile in combattimento, la certezza dell’esito finale può giocare dei brutti scherzi se non si tengono ben presenti le situazioni sul campo.

L’esito della partita alla Camera dipende da quanti voti il PD riuscirà a strappare alla Sinistra arcobaleno, il cui leader Bertinotti, sembra un po’ appannato nel ruolo di capopolo, dopo l’esperienza vissuta ai vertici della Repubblica e da quanti voti cattolici sarà in grado di conservare dopo l’incomprensibile alleanza con i radicali e con quell’imprevedibile personaggio della politica italiana, Antonio Di Pietro. Insomma bisognerà vedere il grado di tenuta di quella miscellanea composta dal finto buonismo di Veltroni (testimonianza di Massimo D’Alema) accoppiato al radicalismo di Pannella e al giustizialismo dell’ex PM da Montenero di Bisaccia.

Sull’altro fronte il prevalere del PdL dipenderà da quanti voti riuscirà a trattenere a destra, dove il fianco è sottoposto all’attacco del partito di Storace e della Santanchè e da quanti riuscirà a strapparne alla neo formazione centrista di Casini e della Rosa Bianca.

Un posto a sé è quello rappresentato dalla lista pro life di Giuliano Ferrara, con la quale solo un’incomprensibile pregiudiziale laicista ha impedito un apparentamento che, continuo a credere, sarebbe stato utile. Speriamo che, alla fine, non si riveli determinante ed esiziale.

Tutto questo per prevalere alla Camera e incassare il premio di maggioranza stabilito dalla legge.

Al Senato la partita è assai più complessa e si gioca in alcune regioni, tra le quali, i risultati della Campania e della Sicilia saranno probabilmente essenziali.

L’unione di centro rischia molto al Senato e il fatidico 8% o lo raggiunge in Sicilia o in altre regioni la vedo molto dura.

Ciò che emerge da questo nasometrico pronosticare è il ruolo sottotraccia dei cattolici che pure risulteranno decisivi con il loro voto.

Traslocati i “pericolosi e inaffidabili” teodem dal rischioso Senato (dove la Binetti potrebbe provocare effetti indesiderati) alla Camera e trasferito il povero Enzo Carra in Sicilia in posizione per niente sicura, l’accordo con gli inquieti radicali rischia di far perdere diversi consensi al partito di Veltroni.

Bisognerà vedere se l’effetto del trascinamento bipartitico riuscirà a far scomparire alcune nobili tradizioni politiche, quale quella socialista e la stessa residuale democristiana, rappresentate, rispettivamente dallo SDI e dall’Unione di Centro.

Intanto l’avvenuta presentazione delle liste dei candidati mostra tutti i limiti di un sistema senza regole lasciato alle voglie e alle tranquillità dei capi senza alcun rispetto di persone e realtà territoriali.

Lo stesso Berlusconi, alla fine, ha dovuto riconoscere che sarà meglio quanto prima ritornare alle preferenze. E pensare che, proprio su un referendum Segni per annullare la preferenza si mise la pietra tombale sul sistema politico della Prima Repubblica!

 

 

Don Chisciotte
Radioformigoni, 10 marzo 2008



 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria