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Sabato 18 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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23/02/2008

Cattolici e centro: esclusiva connessione?

In queste ore nella iniziata campagna elettorale si dipanano temi etici e il tentativo di accaparrarsi il voto cattolico se non addirittura l'agognato appoggio della Chiesa. Ma è proprio la direzione giusta? E il PDL che fa?

   

Cattolici e centro: esclusiva connessione?

La battaglia elettorale, forse mai come quest’anno, si giocherà molto sui temi etici. Ad infuocare il clima ci hanno già pensato Giuliano Ferrara con la sua lista “pro life” e antiabortista ed il fuoco di sbarramento dei cattolici del Pd all’ingresso dei radicali di Bonino e Pannella. Ma già le avvisaglie di un significativo cambiamento dello scenario si sono viste nei mesi del governo Prodi, quando l’esecutivo ha rischiato di cadere tante volte proprio su temi delicati quali le coppie di fatto o i rapporti con la Chiesa.
E’ quindi importante cogliere i segnali che vengono dal mondo cattolico e leggerli nella loro giusta interpretazione.
Non c’è dubbio che la creazione di uno spazio politico al centro dopo la rottura del Popolo della Libertà con l’Udc debba essere guardata con attenzione: perché questa piccola galassia postdemocristiana che aggiunge a Casini, Pezzotta, Tabacci e De Mita imposterà sicuramente la propria campagna elettorale nel rivendicare di essere l’unica e autentica interprete del sentire dei cattolici, cercando di mettere una sorta di copyright sulle grandi e pressanti questioni etiche legate al sentimento degli italiani. Casini ha già cominciato a infastidire, denunciando quello che secondo lui è uno spostamento a destra del PdL e proponendosi come termine unico dei moderati italiani.
Anche l’uscita di qualche giorno fa del direttore di Avvenire, Dino Boffo, sulla necessità di non escludere dall’alleanza di centrodestra i cattolici dell’Udc è stato un segnale inequivocabile.
A tutto ciò bisognerà contrapporre in campagna elettorale una serie di iniziative che possano, da un lato, togliere ai centristi la presunta esclusiva di rappresentare gli elettori cattolici, i loro valori e le loro aspettative, dall’altro rimarcare la presenza all’interno del popolo della Libertà di un costante sentimento cattolico e di un’eredità politica che da sempre ha guardato con molta attenzione alla maggioranza cattolica dei cittadini italiani.
Il fatto, per esempio, di aver deciso di candidare nelle nostre liste quell’Eugenia Roccella, portavoce del Family Day, è un ottimo inizio.
Casini e Pezzotta, i due leader della galassia centrista che più rivendicano la loro matrice cattolica, parleranno molto in campagna elettorale di questioni eticamente sensibili; in più ostenteranno i loro rapporti con alte personalità di Oltretevere e vorranno usarle come spot elettorali. Anche per questi motivi il Popolo della Libertà dovrà dire parole chiare sulle questioni che verranno poste, senza scadere nel confessionalismo strumentale (come hanno cominciato a fare alcuni esponenti centristi) e senza disorientare, con uscite poco calibrate, l’elettorato. D’altronde nessuno, tantomeno i centristi, possono arrogarsi il diritto davanti al Popolo della Libertà, di avere l’esclusiva di rappresentante del mondo cattolico. Il Pdl è nato e continuerà il suo percorso politico come casa comune dei moderati italiani; un segmento importante e maggioritario dell’elettorato che guarda con attenzione verso il magistero della Chiesa.
Nonostante ciò, il Pdl non è e non sarà un partito confessionale, modello di rappresentazione politica ormai superato in tutta Europa. In compenso ha e avrà sempre al suo interno un solido legame con le radici e le aspirazioni cristiane, comune fondamento di tutta l’Europa. Non è un caso che la nuova casa dei moderati italiani faccia parte della grande famiglia del Ppe.
Quindi, niente esclusive e recite strumentali per raccattare qualche voto in più. Anche perché l’impresa centrista rischia seriamente di rivelarsi velleitaria ed inutile. Oggi in Italia il centro e la destra moderata hanno già la loro casa comune. Non c’è spazio per altre costruzioni.

 

 

da: Il Quaderno - 22 febbraio 2008

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria