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22/01/2008

Il bel Paese, che non c'è più... o non c'è mai stato?

Jacopo Scafaro, di Forza Italia Giovani, commenta l'attuale momento della politica tra Mastella, il Papa e l'immondizia napoletana. E lo fa con un pizzico di delusione per un'Italia così

   

Il bel Paese, che non c'è più... o non c'è mai stato?

Ancora una volta è successo: un politico indagato.
E' una storia ormai senza fine.
Ma quando è toccato un ministro, ancor più se della Giustizia, tutto cambia.
Sembra il paradosso politico più grave che possa capitare quando un ministro della giustizia è accusato di aver commesso un reato. Per fortuna Mastella si è dimesso, anche se avrebbe potuto farlo con largo anticipo e, magari, risparmiandoci qualche decreto (quale l'indulto o l'ultimo firmato che ha strumentalizzato le intercettazioni telefoniche). Mastella è dunque accusato di concussione cioè uno dei più gravi reati contro la pubblica amministrazione: commesso dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio, la condotta incriminata consiste nel farsi dare o promettere vantaggio anche non patrimoniale abusando della propria posizione.
Forse quello che colpisce di più di tutta la faccenda sono i messaggi di solidarietà lanciati dal Parlamento e da una parte dell'opinione pubblica.
Il premier Prodi ha dichiarato quasi con “affetto” la sua solidarietà e si augura che Mastella possa tornare sui suoi passi ; Berlusconi, sempre più deciso a dare la tanto e sospirata spallata al governo, ha difeso il “povero” Clemente dimostrando una classe che pochi hanno. Il partito dell'ex ministro, l'UDEUR, ha dichiarato che sarebbe giusto emanare una “dichiarazione pro- Mastella".
Si sentono delle voci che dicono "così fan tutti". Questo non ha senso! A questo punto un comune ladro d'appartamento qualora venisse sorpreso a commettere il furto risponderebbe in sede giudiziaria: "Beh, lo fanno tutti".
Proprio da questo concetto nasce l'impressione che questa sia una società sempre più malata e aprendo una breve parentesi ne è proprio la prova , quanto accaduto la settimana scorso all’Università la Sapienza di Roma.
L’università ha sempre rappresentato il luogo per eccellenza di cultura e di apertura nei confronti di ogni ideologia. Stupisce e sconforta che alla “Sapienza” abbiano contestato e negato la visita del Pontefice.
L’università è libera e proprio per questo non deve allontanare il confronto. Non mi sembra dunque che abbiano mostrato molta intelligenza i responsabili dei comitati studenteschi, in accordo con alcuni insegnanti (e politici ), a negare la visita al Papa. Il Sommo Pontefice come (grande) teologo, era stato invitato per un confronto aperto, un dibattito costruttivo senza imporre il proprio pensiero. Non era stato certo invitato per un’azione diretta di conversione.
Tutto il mondo cattolico ci invidia la presenza del Papa, è stato invitato da Stati governati da politici di destra e di sinistra,così come dalle massime autorità religiose del mondo. E cosa si fa invece in Italia ? Si vieta al Papa, per colpa di pochi miopi dissenzienti, il diritto di parola, mentre si preferisce assegnare una laurea Honoris causa a Bertinotti piuttosto che a Valentino Rossi...
Mi vergogno in questi frangenti di essere italiano; siamo finiti sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo: prima per l’immondizia poi per questo atto di prevaricazione sociale e, infine, per lo scandalo “malagiustizia” dando un’amara immagine di veri ciarlatani qualora ce ne fosse ancora bisogno.
Cosa lega questa sorta di sfogo alle dimissioni del Ministro Mastella? E una ruota che gira, questi sembrano tutti (se così si possono definire) “piccoli” tasselli che, uniti, aumentano a mio parere il malcontento generale della popolazione italiana verso che li dovrebbe governare con giudizio.
Per concludere allora- e tornando al caso Mastella - fa sorridere che ormai i politici indagati accusino una Magistratura con troppi poteri, ma non si dimettono dalle loro cariche.
Non si sta forse perdendo la dignità di questa classe politica verso i propri elettori e verso la “res publica”? Se poi anche il ministro della Giustizia viene indagato... non sarebbe meglio che andassero tutti a casa?

Jacopo Scafaro

Forza Italia Giovani

 

 

 

 

 

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