In veste di Assessore all’Ambiente e alla Viabilità di questa città, mi sento necessariamente chiamato in causa a rispondere al demagogico attacco ideologico sferrato dall’Assessore Penna attraverso l’articolo apparso su “La Stampa” il 30.12.07.

I problemi legati alle polveri sottili e alla tanto osteggiata e criticata ZTL sono noti e sono sempre stati fonte di aspre critiche nei nostri confronti da parte degli amministratori della Provincia.

Partiamo quindi dalle polveri sottili. Pur riconoscendo la veridicità della tabella riportata nell’articolo, a proposito degli sforamenti PM10, non posso lasciar correre il concetto scorretto e strumentalizzato che il messaggio dell’articolo vorrebbe far credere. Tutti, dico tutti, anche i più sprovveduti sanno che il fattore principale e determinante per il rialzo delle polveri sottili è il riscaldamento domestico, mentre gli scarichi delle automobili incidono marginalmente al rialzo delle stesse. Nell’articolo l’Assessore Penna punta il dito sul traffico, individuando nella riapertura del centro cittadino alle auto il principale indiziato per l’inquinamento dell’aria. L’Assessore Penna poi, rincara la dose definendo prive di fondamento le affermazioni della giunta comunale quando dissentono dalle sue ideologie politiche in materia di inquinamento ambientale.

Un problema cui ci si deve sempre confrontare quando si ha una responsabilità politica è quello del perseguimento del bene comune.
Il bene comune, un vantaggio cioè che possa essere goduto da tutti i cittadini, presuppone che esso sia perseguito nell’ambito della realtà delle cose, e non nell’ambito di un progetto che sia completamente separato dagli interessi e dalle esigenze concrete della cittadinanza.

Il grosso errore, infatti, che un politico può compiere è che, seguendo un’ideologia, si allontani dal tessuto sociale per perseguire progetti che sono eccellenti solo sulla carta.
Mi è parso, leggendo gli interventi di Penna, che lo stesso sia incappato con precisione nell’errore di confondere l’approccio ideologico con la semplice realtà dei fatti.
Penna rileva il superamento dei livelli di guardia delle polveri sottili, e afferma come la principale causa sia da riscontrarsi nel traffico. Ora, in grandi metropoli anche italiane, si è riscontrato come giornate di blocco totale del traffico non avessero di molto migliorato la qualità dell’aria; e che tali iniziative si fossero rivelate inutili in stagioni dell’anno caratterizzate dalla rigidità delle temperature.

E’ evidente quindi che la causa principale delle polveri sottili sia da ricercarsi non tanto nel traffico veicolare (che resta pur sempre una priorità da non trascurare) quanto altrove.
E’ alla luce di questa elementare considerazione che si spiegano certi studi disposti dall’Assessorato di cui sono responsabile, perché è troppo importante ricercare la causa principale della cattiva qualità dell’aria rilevata dalla centralina di Piazza d’Annunzio.

Voler imputare tutto esclusivamente al traffico significa avere un approccio ideologico irrealistico del problema; e tale approccio, proprio perché non fondato sul dato reale, comporterà delle soluzioni inadeguate quando non deleterie.

Il mio ruolo di Assessore all’Ambiente e alla Viabilità di Alessandria prevede competenze proprie che non sono quelle dell’Assessore Provinciale all’Ambiente.
Se Renzo Penna ha parlato da privato cittadino,il suo intervento merita rispetto e mi obbliga in quanto amministratore a studiarlo con la dovuta serietà, fermo restando che chi ha delle responsabilità politiche è obbligato a fare delle scelte che non a tutti piaceranno.

Se invece Renzo Penna ha parlato da Assessore, ha espresso un giudizio su di una questione che non è di sua competenza, senza contare l’irresponsabile allarmismo sociale che lo stesso Penna ha fatto invitando gli alessandrini a lasciare la città per qualche tempo a causa dell’irrespirabilità della nostra aria.

L’Assessore
Cav. Serafino Vanni Lai