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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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19/03/2014

Il mistero del vicepresidente Amag scomparso

In un articolo di Franco Trussi sulla manutenzione delle strade manca una parte. Dove è finita? Noi pubblichiamo integralmente l'articolo lasciando libera ogni considerazione

   

Il mistero del vicepresidente Amag scomparso

Diciamo subito che sui giornali lo spazio è galeotto. Oggi, meno di ieri. Un tempo il piombo non si poteva che togliere o mettere, oppure si doveva riscrivere l'intero pezzo con diversa crenatura in linotype e ciò obbligava ad un supplemento di lavoro inutile. Ma con i sistemi digitali, tutto si fa in un secondo e quindi si può anche rispettare assai di più il pensiero di chi scrive e il suo modo di porre le questioni, il suo stile, diciamo.

Perché questo pistolotto? Perché abbiamo letto con piacere un pezzo su Il Piccolo di Franco Trussi, Presidente del Circolo FI-Forza Silvio Alessandria centro, riguardante la manutenzione delle strade. Peccato che poi l'autore ci abbia comunicato che qualche riga era "saltata", come si diceva nelle redazioni una volta a ragione, anche se il modo di dire ha ormai poco senso. Allora che fare? Abbiamo deciso di pubblicare lo stesso pezzo di Trussi sul nostro sito evidenziando per bene la parte omessa, che, a leggere con attenzione, non è proprio secondaria, rimediando così all'errore del "proto" (altra figura ormai sorpassata nei giornali d'oggi). Buona lettura.

 

 

Buche e voragini: fatti non parole (da Io la penso così) venerdì 14 marzo 2014 - versione integrale

 

Solo oggi, dopo due anni di non governo da parte di una Giunta di centrosinistra che ha pensato che con le parole – tante, troppe – potessero essere realizzati fatti, ci si accorge del penoso stato delle strade cittadine.
Buchi, voragini, pericoli per la circolazione, transenne posizionate a volte in mezzo alle carreggiate e conseguenti danni ai veicoli, nonché ai pedoni che facilmente inciampano in questi avvallamenti, sono ormai all’ordine del giorno. Interventi operativi? Pochi, pochissimi. Normalmente tamponature alla bell’e meglio di asfalto gettato con un badile e battuto con lo stesso. Lì per lì tiene, ma dopo qualche ora il “taccone” si è già sfaldato. Il problema è che questi interventi costituiscono uno spreco, perché costano molto e rendono quasi nulla.
Non saremo certamente noi ad insegnare a chi da anni fa questo lavoro – come l’ingegnere capo Marco Neri – in che modo ci si comporti per ottenere risultati duraturi. Ma una cosa la vorremmo dire, specie quando si parla di pavimentazioni diverse dall’asfalto, che presentano caratteristiche di maggior delicatezza, ma anche necessità di maggiore manutenzione, raccontando un fatto che non sempre i giornali sono soliti ricordare. Strade come via Alessandro III o via Urbano Rattazzi e trasversali dovevano essere sottoposte ad interventi di sostituzioni di condotte da parte di Amag. Il Comune accettò la proposta dell’azienda di ripristinare il fondo stradale con autobloccanti a superficie mangia pm10 (i materiali sono certificati dalla legge e chi mette in discussione tali proprietà dovrebbe rivolgersi all’azienda produttrice) ed Amag realizzò il lavoro. A distanza di circa tre anni – in alcuni casi anche più, visto che le strade non sono state rifatte in un giorno ma in mesi – alcuni settori delle vie interessate non appaiono più stabili come in origine. Gli autobloccanti si muovono e si sono creati avvallamenti. Perché l’ing. Neri, che da decenni si occupa di tali procedure, non ha contestato l’azienda che ha effettuato i lavori, cercando, ad esempio, di far valere la garanzia di legge o contrattuale che in detti lavori è normalmente di dieci anni? E ancora, per contestare occorre farlo nei tempi di legge. Si spera che questi non siano spirati. E se la qual cosa fosse successa si configurerebbe una colpa grave in capo a chi lo doveva fare. Aggiungo anche il fatto che l’ing. Neri è stato vicepresidente di Amag per un bel pezzo, pure in assenza di Presidente per mesi e non ha mai assunto, che noi si sappia, iniziative in materia.
Iniziative che oggi ci aspetteremmo al posto delle stucchevoli critiche all’Amministrazione precedente, come se fosse il Sindaco o qualche assessore delegato a far lavori che spettano alla struttura tecnica e solo ad essa, che è quindi responsabile dello stato delle pavimentazioni, se non altro per inazione, visto anche l’impossibilità odierna di operare dei vecchi amministratori che hanno smesso il loro mandato nel maggio 2012 (e i buchi allora non c’erano in quelle vie).
Pensiamo dunque che Forza Italia debba richiamare i pubblici amministratori alle loro responsabilità che sono quelle di finanziare gli interventi e di farli realizzare secondo le competenze che all’interno del Comune permangono.
Meno si ha bisogno – e Forza Italia per niente – di sindaci veline che vadano per trasmissioni televisive a fornire dati falsi e ad offendere la dignità di una città che è stufa di essere derisa e criticata.

 

 

Franco Trussi
Presidente Circolo FI-Forza Silvio Alessandria centro

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria