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Giovedì 16 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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06/09/2013

Tra bollette ENEL e anticipazione di cassa

Abbiamo chiesto al dottor Paolo Ansaldi di rispondere alle domande di alcuni nostri lettori. Iniziamo con la prima, sperando di chiarificare la intricata situazione del Comune di Alessandria

   

Tra bollette ENEL e anticipazione di cassa

La vicenda del Comune di Alessandria e la sua situazione contabile continua a generare giusta attenzione da parte di molti lettori. Allora abbiamo chiesto al dott. Paolo Ansaldi, già capo di gabinetto del Sindaco Fabbio e ultimamente Ragioniere capo del Comune, di spiegare, in pillole, alcuni processi che regolano la vita finanziaria di una Pubblica Amministrazione come quella di Alessandria. Pensiamo che chi abbia vissuto direttamente certe decisioni e gestito alcuni processi ne possa sapere di più rispetto a chi li racconta per sentito dire o debba tenere posizioni per appartenenza politica. Diamo quindi la parola ad un tecnico, girandogli alcune domande che i nostri ciberlettori ci hanno fatto pervenire, sperando di aiutare molti a comprendere fatti di certa complessità tecnica.

 

Domanda. Appena insediata la nuova Amministrazione, si sono lette sui giornali notizie riguardanti l'abbassamento dell'intensità dell'illuminazione pubblica in certe zone (per una sola sera, forse, n.d.r.) perché il Comune era in ritardo con il pagamento delle bollette Enel. Così per i telefoni. Al di là del fatto che è sembrato ai più propaganda piuttosto che reale problema, è possibile conoscere come è andata veramente?

 

Risposta. Su ENEL e TELECOM é vero che eravamo in ritardo, anche consistente, ma é anche vero che avevamo da fronteggiare la "sanguinaria crociata" della Corte dei Conti che assetata di dissesto non perdeva occasione per minare il merito di credito del Comune, e mi ha costretto a far fronte alle richieste fatte con decreti ingiuntivi da parte di creditori che in altro momento se ne sarebbero stati tranquilli. La coperta della liquidità disponibile é sempre stata corta, soprattutto per i mancati introiti da parte dello Stato, della Regione, della Provincia che, quando sono avvenuti lo sono stati con ritardi epocali rispetto al previsto, creando una catena di squilibri difficilmente sanabili - se non erro neppure la nuova gestione ci riesce visto che l'utilizzo dell'anticipazione di cassa, i denari che si fa prestare dalla banca, mi pare costante e di circa il 40% in più di quanto non la potessi usare io -. Più che su quello che c'era in cassa, per pagare stipendi e contributi - cosa fatta senza urla, pianti, strepiti, proclami per cinque anni dalla Amministrazione Fabbio - sarebbe stato saggio governare i flussi di cassa, in un momento difficile lo ammetto, ma dove una attenta progettazione si era fatta.
Buttare dalla finestra 40 milioni di cui 16 subito - liquidità che era esigibile se qualche "Solone" non avesse pensato di cancellare (con tutti i miei dubbi sulla legalità di una simile operazione) gli esiti della Gara Europea AMIU/IREN - e poi dire che si era senza soldi, nel dramma di non sapere come pagare gli stipendi, mi pare una affermazione che si commenta da sola.
(1. continua)

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria