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Giovedì 16 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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30/08/2012

Sì al ponte Meier, esempio del coraggio dell’Amministrazione-Fabbio

Mario Bocchio commenta la decissione dell'Amministrazione in carica di non revocare almeno la costruzione del nuovo ponte. E lancia accuse alla tecnocrazia...

   

Sì al ponte Meier, esempio del coraggio dell’Amministrazione-Fabbio

“Il Sindaco Rita Rossa ha annunciato che il ponte Meier si farà. E non potrebbe essere diversamente, anche solo per scongiurare l’eventualità di penali assai consistenti in caso di desistenza, come in maniera scellerata e ignorante (nel senso di non conoscenza dell’argomento) qualcuno ha addirittura auspicato”: è quanto afferma Mario Bocchio, Dirigente Provinciale del PdL.
“Il ponte Meier, lo sappiamo benissimo, sarà un boccone amaro da deglutire per la nuova Giunta Comunale, perchè è uno dei più fulgidi esempi dell’attivismo dell’Amministrazione-Fabbio, capace di fare investimenti in opere pubbliche per oltre 140 milioni di euro - sottolinea Bocchio - Il mio, essendo in fondo parte interessata, non vuole essere semplice revisionismo, ma rivendico con orgoglio la bontà di cinque anni che solo una velenosa contrapposizione politica vuole ricondurre esclusivamente alle note vicende del bilancio dell’Ente, in seria difficoltà è vero, ma come lo sono tantissimi altri Comuni italiani, molti dei quali ben più importanti e famosi di Alessandria, come Torino. Perdere l’occasione del ponte Meier sarebbe perdere milioni di euro di investimenti, già stanziati e possibili da spendere. Verrebbero vanificati infatti oltre ai 18 milioni del ponte, anche i 12 milioni di euro del Pisu per la riqualificazione dei Borghi Rovereto e Cittadella, fortemente voluti e ottenuti proprio dall’Amministrazione del Sindaco Piercarlo Fabbio, grazie all’impegno dei nostri rappresentanti in Regione Piemonte”.
“E’ vero, abbiamo sempre avuto ragione anche nel coniare lo slogan: il Meier sarà un ponte capace di unire la città - ancora Bocchio - Nel rispetto del vincolo di ripristino del collegamento tra le due parti della città, ci sarà, come scientificamente peraltro già dimostrato, anche un netto miglioramento delle condizioni di sicurezza idraulica rispetto a quanto ottenibile con il mantenimento del vecchio ponte della Cittadella. Come amministratori della Giunta del Sindaco Piercarlo Fabbio siamo fortemente soddisfatti e il Meier certificherà la correttezza del percorso intrapreso e darà fondamento solido alla scelta coraggiosa che abbiamo saputo fare. L’obiettivo che abbiamo solo e sempre avuto è stato la messa in sicurezza di Alessandria, una realtà di cui dovranno, prima o poi, prendere atto anche i detrattori, forse ancora troppo legati ad una storia che, se conosciuta bene, si rivela fatta di ponti costruiti, abbattuti e ricostruiti nello stesso posto a partire dal 1184. Noi, con un’opera così rappresentativa come quella firmata dall’ architetto Richard Meier, abbiamo provato a scrivere una nuova importante pagina di questa storia. E non ci vengano a dire poi che l’abbattimento del Ponte Cittadella è stato voluto solo dalla nostra Giunta, visto che in Prefettura, quando ci si sedette attorno ad un tavolo per dire l’ultima e decisiva parola, insieme all’allora sindaco Fabbio furono presenti e accondiscendenti, anche l’allora Assessore Regionale Daniele Borioli con la sua “ombra” Enrico Mazzoni, e Paolo Filippi ed il suo staff (compresa Rita Rossa) per la Provincia”.
“Un’ultima osservazione. Con l’avvento a Palazzo Rosso del Sindaco Rossa è tornato in auge l’Ing. Marco Neri, che dovrebbe spiegare una volta per tutte come mai le opere in sponda sinistra del Tanaro, come gli 800 metri di argine mancante e la chiavica sul Rio Loreto, già finanziate all’epoca del Sindaco Mara Scagni, non siano mai state realizzate, e quelle poche opere realizzate siano state fatte male, al punto che l’Aipo ha dovuto rifinanziare e riprogettare nuovamente il tutto - conclude l’ex Consigliere Comunale - Che fine hanno fatto quei soldi? Chi ha controllato quelle opere? Chi ha proclamato fine e conclusione delle opere che finite non erano? Chi ha permesso rilocalizzazioni fasulle? Perche la Procura della Repubblica ha sempre ignorato il tutto nonostante siano stati presentati numerosi esposti? Forse a queste domande certi detrattori del nostro operato dovrebbero pretendere risposte esaustive, perche trattasi di soldi veri degli Alessandrini. Troppo facile per qualcuno sputare sentenze contro chi fattivamente e disinteressatamente ha operato in tutti questi ultimi anni solo nell’interesse degli Alessandrini e di Alessandria!”.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria