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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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28/08/2011

Cosa farà Formigoni? Da Rimini... il dado è tratto

Il modello Lombardia e la sua riproposizione a livello nazionale. Il Governatore intende concorrere al processo di trasformazione democratica del PDL con Alfano

   

Cosa farà Formigoni? Da Rimini... il dado è tratto

Abbiamo partecipato con una delegazione di FEDELIF, la Federazione dei Liberi e Forti verso il PPE, all’annuale riunione di Rete Italia, tenutasi a Rimini, Venerdì 26 Agosto, in occasione del tradizionale meeting di Comunione e Liberazione.
Dopo i suoi recenti interventi pubblici e sulla stampa, era forte la curiosità di sentire cosa avrebbe annunciato Roberto Formigoni.
Rivendicata le sue solitarie prese di posizione assunte in occasione della manovra finanziaria dello scorso anno, riconfermate, ancora pressoché da solo all’interno del Pdl, su quella di Giugno, e ripetuta con forza, stavolta in compagnia di altri amici dentro e fuori del partito, su quella che sta per essere votata dal Parlamento, Formigoni ha posto l’accento sul fatto nuovo della riunione svoltasi a Roma in mattinata.
Una qualificata rappresentanza del partito, presieduta del segretario Alfano, con i rappresentanti del governo, dei rappresentanti delle regioni, comuni e province e delle forze sociali, si è riunita per predisporre gli emendamenti alla manovra finanziaria da parte del Pdl.
Era la prima volta che accadeva a testimonianza dell’avvenuto passaggio dal partito monocratico, nato nella primavera del 2009, ad un partito oggi guidato da un segretario politico distinto anche se in piena sintonia con la persona del capo di governo.
Un cambiamento non solo condiviso, ma ampiamente sollecitato verso un amico, Angiolino Alfano, esponente della medesima cultura politica dei militanti di reteitalia, e da tempo presente alle riunioni annuali della Rete a Rimini e a Riva del Garda.
Lo stesso segretario politico ha inviato il suo saluto caloroso agli amici riuniti nella sala Tarkovskij di S.Giuliano a mare di Rimini.
Riconfermate le critiche ad un manovra che colpisce le Regioni per oltre il 60%, ossia verso un’istituzione che concorre alle spese pubbliche per il 16 %, e ribadita la necessità di riequilibrare i sacrifici, a partire da quelli necessari che dovrà assumere in proprio lo Stato, Formigoni ha sottolineato l’inderogabile urgenza e necessità di por mano alle modifiche a favore delle famiglie, col riconoscimento finalmente del quoziente familiare a base delle politiche nei confronti delle famiglie; un alleggerimento degli oneri fiscali verso le imprese e le persone fisiche e una più forte lotta all’evasione fiscale.
Guai se, senza modifiche, si andasse con il testo depositato in Parlamento alle prossime elezioni politiche. Si rischierebbe lo stesso negativo risultato delle recenti amministrative aggiungendo un altro errore all’errore precedente.
Tutto ciò è stato scritto nel documento redatto a termine della riunione del partito, presenti i responsabili dei gruppi parlamentari del Pdl e che il segretario dovrà difendere e rappresentare negli incontri con i partner di coalizione e delle opposizioni.
La curiosità dei presenti era anche e soprattutto rivolta a conoscere ciò che accade e accadrà all’interno del Pdl e nel futuro politico dello stesso Formigoni.
Affermata la positiva novità della scelta dell’amico Angiolino Alfano alla segreteria del Pdl, un partito impegnato nella campagna per il tesseramento la cui scadenza è stata prorogata dal 31 luglio al 15 ottobre, Formigoni ha rivendicato con forza il valore della sua battaglia per le primarie a tutti i livelli.
Certo, primarie aperte ai cittadini elettori per la scelta dei sindaci e presidenti delle istituzioni locali, e , invece, scelta con regole democratiche da parte degli iscritti dei segretari provinciali del Pdl da farsi entro l’autunno e degli stessi segretari regionali. Decisione quest’ultima già condivisa da molti anche se non ancora da tutti all’interno del partito.
Naturalmente tutto ciò richiederà le opportune modifiche in sede statutaria, per superare quanto fu votato a suo tempo dal congresso di fondazione del Pdl, ad immagine di un partito monocratico e leaderistico da considerarsi non più adeguato alla nuova fase politica.
E con la scelta democratica da parte degli iscritti dei responsabili locali del partito Formigoni ha anche ricordato l’impegno condiviso con Alfano e da quest’ultimo assunto all’atto del suo insediamento nel nuovo incarico, per la costituente di centro che, resta, anche per noi di FEDELIF l’obiettivo strategico per le prossime elezioni politiche.
Un traguardo verso il quale rendere partecipi quanti: partiti, movimenti, gruppi politico-culturali e personalità si riconoscano negli stessi valori del popolarismo sturziano e degasperiano e sono interessati alla costruzione della sezione italiana del PPE.
Un duplice impegno quindi: dentro il Pdl, per la sua trasformazione democratica e all’esterno, per la costituente del centro, anche disponibili, ha affermato il governatore lombardo, al cambiamento del nome del nuovo partito, nella fiducia che l’Italia resterà saldamente nelle mani di un movimento politico e ad un partito ispirato ai valori del popolarismo e alternativo alla sinistra.
E per lui, Formigoni, quale spazio intende ritagliarsi in questa nuova fase?
Lo ha dichiarato con determinata sicurezza e molto chiaramente: concorrere al processo di trasformazione democratica del partito insieme al segretario Alfano e impegnato nell’offerta di un sistema di governance, come quello della sussidiarietà, che il governo lombardo da lui presieduto insieme al partner leghista della coalizione, ha saputo dimostrare all’Italia in questi diciassette anni di ininterrotta guida delle Regione Lombardia. Un sistema di governo che si è dimostrato essere uno dei più validi, se non il migliore, dei sistemi di governo sperimentato dai cittadini lombardi e che ha goduto e gode del riconoscimento della stragrande maggioranza degli italiani.
L’annuncio di Formigoni questa volta sembra dire che il dado è finalmente tratto. Esso ha trovato l’entusiastica approvazione dei presenti, sottolineata da un grande e prolungato applauso e il riconfermato interesse anche da parte nostra di FEDELIF, ribadito nell’incontro con Formigoni nel primo pomeriggio, e che proseguirà con i colleghi del comitato promotore, a Settembre in un incontro ufficiale di FEDELIF con il leader lombardo e con lo stesso segretario politico On Alfano.
Un’analoga richiesta è stata avanzata con una lettera a firma dei tre coordinatori della Federazione (Bonalberti, Fiori e Mannino) all’on. Casini e se son rose…..fioriranno.
 

Ettore Bonalberti

Coordinatore per il Nord di FEDELIF

(Federazione dei Liberi e Forti) verso il PPE
 

Venezia, 27 Agosto 2011

 

Nella Foto: Piercarlo Fabbio con il coordinatore Ettore Bonalberti a Rimini durante il Meeting

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria