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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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25/05/2011

A Wimbledon ci portavano i mezzi pubblici...

Franco Deambrogio, uno dei nostri migliori tennisti di tutti i tempi, organizzatore della 1° edizione del torneo ATP Challenger di Alessandria, spiega alla UIL quello che non ha capito, purtroppo, da sola

   

A Wimbledon ci portavano i mezzi pubblici...

Quattro anni fa organizzai la prima edizione del Challenger di tennis Città di Alessandria al Centro Sportivo Comunale I. Barberis.
E’ stato un impegno immane riuscire ad avere nella nostra città un evento così importante, ma dopo 50 anni di attività tennistica, qualche conoscenza si riesce ad avere e, se ben sfruttata, il risultato a volte si porta a casa. Erano in ballottaggio per l’assegnazione del torneo 3 città ma fu affidato ad Alessandria.
Grandi lavori al club il primo anno per mettere in regola i campi, lo spogliatoio ed innumerevoli cose che l’Associazione Tennisti Professionisti richiede per la buona riuscita del torneo.
Sforzo immane per trovare giudici di linea, raccattapalle, autisti. Insomma il motore del torneo. Con l’arrivo del torneo gli alberghi della città ed i ristoranti si popolano di tennisti provenienti da tutto il mondo e spesso i giocatori sono soliti fare shopping per portare a casa un ricordo.
E’ bellissimo vedere che la manifestazione di anno in anno cresce, i giocatori ritornano soddisfatti anno dopo anno, i giornalisti scrivono di come la nostra città sia riuscita a mantenere la data del torneo nonostante una lotta agguerrita di altre città interessate a soffiarcelo.
Naturalmente quando c’è un evento importante a livello internazionale le istituzioni si fanno in quattro per aiutare il circolo organizzatore alla buona riuscita del torneo.
Ricordo che anni fa andai come capitano della squadra giovanile piemontese ai campionati europei a Barcellona e fummo addirittura invitati a cena nella sede estiva del re.
A Wimbledon, dove giocai per la nazionale italiana veterani nel 1999, tutti i giorni venivamo scorazzati per Londra da mezzi pubblici riservati all’evento.
Ad Alessandria invece il sindacato UIL critica il fatto che vengono usati dei piccoli bus per supportare lo spostamento degli atleti dal circolo all’hotel e viceversa (articolo de La Stampa
pag. 56 del 24 maggio)
Io sono stupefatto di come si possa criticare, invece che elogiare, un’azienda pubblica che dà un supporto per un evento eccezionale di questa caratura.
E’ forse preferibile buttare in strada 20 macchine che accompagnino i giocatori con evidente aumento di traffico ed inquinamento invece che caricarli tutti su un bus?
Mi sono chiesto perché la UIL è andata a mettere il naso in questa faccenda che non la riguarda?
In fondo non credo che per l’autista ATM faccia differenza portare dei tennisti invece che degli impiegati o dei pensionati e non ho sentito una sola persona lamentarsi del disservizio di ATM. E comunque è una settimana all’anno! Nessuno anzi se ne è accorto. Tranne la UIL.
 

Franco De Ambrogio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria