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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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31/12/2003

I dodici mesi
che sconvolsero Alessandria

Piercarlo Fabbio, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale elenca tutti i guai, le promesse mancate, i disservizi della Giunta. Auguriamoci che il centrosinistra non rimanga a lungo al governo della città. Da Il Giornale del Piemonte.

   

Da Il Giornale del Piemonte - Mercoledì 31 dicembre 2003 - prima pagina e continuazione in ottava. Articolo di Elena Girani Riquadro di prima pagina:

SCAGNI A PALAZZO ROSSO ANNO NERO PER ALESSANDRIA
È sicuramente il ponte Cittadella il tormentone 2003 di un capoluogo di provincia come Alessandria che scommette su se stesso, punta in alto, ma poi fatica a centrare gli obiettivi. Scorrendo i dodici mesi trascorsi, Piercarlo Fabbio, capogruppo di Forza Italia, recita un rosario "dei delitti e delle pene" che rispecchia un cronoprogramma di promesse fatte e non mantenute, di progetti importanti per il futuro della città, poi finiti in fondo ad un cassetto, sepolti dalle polemiche dell'ultima ora. Forse, in realtà, un po' troppe. (…) Segue dalla prima A Piercarlo Fabbio, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale ad Alessandria non basterebbero i 365 giorni dell'anno per elencare i guai, le promesse mancate, i disservizi e quant'altro di negativo contraddistingue l'operato della giunta di centrosinistra guidata da Mara Scagni. Ecco in sintesi, mese per mese i punti neri di Palazzo Rosso, visti dal capogruppo del maggior partito di opposizione. Gennaio. Approvate due delibere per l'affidamento dei lavori di consolidamento del Cittadella, copertura finanziaria (780 mila euro) reperita grazie all'utilizzo di residui di mutuo e rinunciando ad altri interventi. Una terza delibera affronta il problema di messa in sicurezza del nodo idraulico, chiedendo la partecipazione della Sovrintendenza a un tavolo tecnico per decidere se sollevare la struttura o abbattere i piloni centrali. Si sollecitano Autorità di bacino, Magispo, Regione, ministero dell'Interno affinché si proceda alla realizzazione delle opere previste. A giugno il ponte viene riaperto al traffico leggero. L'11 novembre si chiede ancora al Consiglio superiore dei Lavori pubblici una decisione che non si vuole prendere, rimandando agli altri la patata bollente. Fino a dicembre quando l'assessore Enrico Mazzoni dice di voler fare un regalo agli alessandrini, risolvendo il problema. Ma sotto l'albero non si trova nulla. Senza informare il consiglio comunale, viene sciolta la società per azioni per lo sviluppo dell'Università, soggetto decisivo per il raggiungimento di traguardi concordati con il sistema economico. Solo a fine luglio è costituito il Consorzio alessandrino per lo sviluppo del Politecnico con un investimento complessivo di 826 mila euro assicurato dai consorziati. Sempre a gennaio parte il grande discorso sul distripark, la piattaforma logistica, che dovrebbe fare di Alessandria il nodo dello scambio di merci. Ma c'è ancora confusione. Il vicepresidente della Provincia Daniele Borioli, confermato dal sindaco, assicura che non sarà costruito alcun aeroporto a Villa del Foro, ma solo spostato il Bovone dal quartiere Orti. In realtà nel piano degli investimenti 2004-2006 il Comune stanzia 5 milioni di euro, troppi per uno spostamento. Febbraio. È tempo di caroparcheggi e caro tariffe: fioccano gli aumenti; il centro storico è chiuso alIe-auto; l'annunciato piano di aree sosta slitta a settembre, poi a fine anno. E non c'è ancora. Marzo. È il mese del bilancio preventivo 2003 che smonta l'alibi del buco di 10 milioni. L'ICI aumenta del 25 per cento, la Tarsu del 15: è la fine del fidanzamento tra la città e la giunta di centrosinistra, non più legittimata a giustificarsi con il rebus lasciato dalla precedente maggioranza. Aprile. Alessandria perde Giuseppe Zerbino, una firma storica del giornalismo e l'ex sindaco Francesca Calvo. Il Comune licenzia in tronco Maurizio Credidio dopo presunte irregolarità per favorire la ditta di famiglia. Sulla vicenda molto imbarazzo. Maggio. Il sistema di tributi (Ici+addizionale Irpef+ Tarsu) costa a ogni famiglia 690 euro, contro i 343 di Cremona, i 445 di Cuneo, i 531 di Asti. Si inizia a parlare della centrale Ansaldo che dovrebbe essere costruita a San Michele e il Comune non decide, vincolando un eventuale sì alla garanzia da parte dell'Enel della dismissione della centrale all'Osterietta. Giugno. Il bilancio consuntivo 2002 (di ultimi sei mesi giunta Calvo e primi sei Scagni) rivela un avanzo di 1,6 milioni. Si sfata il buco. Continuano le epurazioni a Palazzo Rosso con il trasferimento di Nadia Minetti, vincitrice di concorso pubblico, dall'ufficio stampa della giunta alla Presidenza del Consiglio. Evandro Pavanello, presidente del Cissaca, viene sfiduciato, arriva Paolo Bellotti, ex consigliere comunale diessino. Inizia la questione del cantiere di Santa Maria di Castello, sequestrato per presunto abuso edilizio e ancora fermo, con danni enormi. Se l'Atc presenterà una nuova richiesta di concessione il Comune dovrà decidere. Luglio. L'opposizione festeggia il primo compleanno della giunta Scagni con un incontro dal titolo significativo "Un anno di niente al servizio della città". Agosto. Fallisce l'Alessandria Calcio. Il match Cairo contro Mastagni vede vincente la famiglia novarese, grazie a Scagni. Qualche mese dopo i Grigi sono in vendita. Settembre. I vu cumprà devono contribuire a salvare il bilancio, versando 335mila euro di multa. Ottobre. Scoppia il caso del ripetitore Tim in via Galimberti. Assessore e Telecom decidono uno spostamento che si sta ancora aspettando. Novembre. All'Università il sindaco offre altri 2 mila metri quadrati dell' ex ospedale militare in via Cavour. Pinacoteca e museo si riducono a bonsai. Dicembre. È una "Galassia" di polemiche tra commercianti e grande distribuzione. Non arriva nessuna decisione sul ponte Cittadella e il sindaco regala alla città il campanile del Duomo illuminato. Peccato lo abbia fatto con i nostri soldi. "Quest'anno - conclude Fabbio - segna, dunque, il passaggio dalla nullocrazia alla peggiocrazia. Tutto quello che facevano gli altri prima non è stato altro che peggiorato. Il nostro augurio alla città è che la giunta di centrosinistra non rimanga a lungo e speriamo sappia cogliere l'occasione delle elezioni provinciali per segnalare alla squadra Scagni che occorre cambiare registro e metodo". Elena Girani

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria