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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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14/04/2020

Mascherine. Alessandria può calmierare i prezzi? 5R

Lo strumento a disposizione del Comune potrebbe essere Farmal. Come fare? Ecco un'idea...

   

Mascherine. Alessandria può calmierare  i prezzi? 5R

Virus Corona Alessandria disinfezione mascherine

5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

 

Stanno ritornando a far capolino le tanto agognate mascherine sui banchi commerciali. Purtroppo i prezzi delle stesse risentono dell'abnorme domanda di un dispositivo di protezione individuale prima utilizzato solo in alcune condizioni di lavoro e oggi richiesto, suggerito, raccomandato universalmente. È possibile che l'Ente Pubblico, cioè il Comune possa intervenire sia sul piano funzionale, sia su quello del prezzo? Penso di sì almeno per quanto riguardi il Comune di Alessandria i cui amministratori possono anche girarsi dall'altra parte, ma difficilmente il loro sguardo non potrà non incontrare un tale fenomeno. Perché? Il Municipio alessandrino ha forse strumenti che altri Comuni non diffusamente hanno? Direi di sì. Lo strumento è quello, mai più stupidamente criticato, di una partecipazione all'interno della società di gestione delle farmacie comunali. Partecipazione minoritaria fin che si vuole (20%), e comunque in una società di gestione concessionaria, visto che ogni farmacia è ancora di proprietà del Comune e mai è stata venduta, nonostante voci disinformate a comando lo abbiano tentato di raccontare. Proprio l'insieme di partecipazione e completa proprietà potrebbe garantire di concretizzare una proposta: Farmal, cioè il gruppo delle farmacie comunali, acquisti a prezzo di mercato le mascherine che potrà reperire e le rivenda senza alcun ricarico ai cittadini. Impossibile? Fiscalmente deleterio per una società? Direi che un'esplicita ordinanza sindacale potrebbe obbligare lo stesso Comune in qualità di socio ad agire in questo modo. Non penso che la maggioranza di Farmal avrebbe problemi ad ottemperare ad un'ordinanza che accantoni temporaneamente i problemi burocratici per poter garantire un più alto livello di salute in un momento di emergenza così drammatico come quello dell'attuale pandemia Covid-19. Un'operazione del genere tenderebbe peraltro a calmierare i prezzi senza dover imporre un prezzo stabilito (operazione che nel passato ci ha portato diritti alla borsa nera), proprio nel rispetto della legge della domanda e dell'offerta. Aggiungo che l'epidemia di coronavirus ha anche consentito di sviluppare un nuovo ragionamento sulla partecipazione comunale a Farmal. Perché vendere quel 20%, quando oggi si comprende (ciò che ieri era facoltà solo dei più attenti) e cioè che si tratta di un ruolo strategico del Comune all'interno del grande comparto della salute? E che magari la sensibilità pubblica, nei momenti più difficili, aiuta anziché indebolire la città.

 

(249) Alessandria 14 aprile 2020

 

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria