5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Inutile dirvi che chi possiede il potere non può che pensare di detenere o occupare, in qualche modo, i mezzi di comunicazione. I risultati si sono visti più stagliati che mai in questo ultimo scorcio di dicembre. Il Sindaco di Alessandria ha pensato che una vittoria dei grigi sul Genoa - vendetta della storia per il primo scudetto negato agli orsi e invece riconosciuto ai grifoni - valesse una strumentalizzazione politica in piena regola. E così ha fatto. Ma cosa sarebbe stata una modesta premiazione in municipio, se non vi fosse stato il moltiplicatore di pagine e pagine di giornali che non vedevano l'ora di sottolineare una notizia così ghiotta con foto a bizzeffe della bionda prima cittadina? Che avesse giocato lei la partita epica? Forse nel ruolo di mediano? Per fortuna la gente non è così sprovveduta ed ingenua. Da una parte non compera più, come faceva prima, giornali che non rappresentano la realtà con il filtro dovuto, specie quando c'è di mezzo il potere di sinistra; dall'altra, guarda semplicemente i fatti con i canali informativi gratuiti che ha a disposizione e dà credito alle proprie opinioni e non a quelle di chi sa già dove vuole menare l'asino. Insomma un bagno di realismo.

Anche chi confonde uno scoop con una bufala non è male, vedi la questione del museo a teatro. Che nessun giornalista si sia chiesto quanto possa costare un'operazione del genere - per ora solo una modesta idea - e quanto attiri poi visitatori è un altro dei misteri probabilmente legati al Natale e rimasti irrisolti. Anche in questo caso l'acqua scorre sulla pelle del lettore senza bagnarlo, ma il palazzo se ne bea e, nonostante nelle classifiche nazionali Alessandria precipiti, l'importante è che ciò appaia il meno possibile sulle pagine dei giornali più conosciuti nella nostra plaga. Ecco come avviene l'occupazione dei media: non so se con il beneplacito degli occupati o con la loro pigrizia, ma così è.

Ora il problema si farà sempre più pressante, visto che fra un anno e pochi mesi si ritornerà alle urne e il palazzo avrà bisogno di consenso mediatico prima di tutto. Così ciò che solo poche ore fa non era neppure lontanamente immaginabile - come comprare una pagina su un giornale e fare gli auguri di buone feste del sindaco - ora diventa possibile, addirittura doveroso. Ah, sì, mi ero dimenticato: in soli due anni si è riparato un debito di 350 milioni di euro (l'ebrezza della vittoria sul Genoa ha portato le "cifre raccontate" a lievitare sconsideratamente) a fronte di un fatturato corrente di meno di 100 milioni l'anno, quindi ora si può spendere. Basta con le fotocopie avanti e retro, con le luci lasciate accese nei bagni e con gli abbassamenti dei termosifoni nei limiti di legge! Ora si riparte. Lo volesse il cielo! Ma gli annunci, abbiamo visto, sono ben lontani dalla realtà. E moltissimi se ne sono accorti. Intanto è passata la festa e gabbatu... lu cittadinu.

(214) Alessandria 27 dicembre 2015