5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Viviamo in un mondo del tutto attratto dai convenzionalismi: vegetariano è buono, onnivoro non è cattivo, ma è così così; la natura è buona, l'uomo è cattivo; la moneta è buona, il debito è cattivo; la finanza è ottima (stupido chi non ci capisce, ma chi ci capisce è buono), l'economia è così così, ma ne potremmo fare a meno. E via di seguito. La sinistra italiana, produttrice industriale insieme ai crescenti pentastellati della serie "buono/cattivo", ha responsabilità immani su questo versante. Ci ha portati a Monti, ha ammazzato Letta forse perché lo riteneva uno sbaglio, ha costruito Renzi e ha letteralmente invaso le amministrazioni locali di tanti replicanti senza il minimo di costrutto critico. È il senso dell'Internazionale socialista a tenerli assieme: parlano tutti uguali, dicono le stesse cose, hanno imparato a memoria gli slogan sul buono e sul cattivo. Intanto con politiche del genere, in cui la finanza ha sotterrato l'economia - vedetevi il sito Win The Bank, che è tenuto da un professore di economia alessandrino non allineato e poi fatevi un'opinione - il ceto medio sta andando a rotoli (era la spina dorsale del Paese), i poveri parlano per i ricchi. Con un risultato: che qualcuno sta diventando sempre più ricco e che molti stanno diventando sempre più poveri. Bisogna fare sacrifici ci dicono, perché siamo stati cicale, e noi ci crediamo. Poi scopriamo che il petrolio nel 2008 costava come oggi e non capiamo più perché allora si potessero fare spese che oggi neppure ci sognamo: il 49% degli italiani non si può più permettere di andare una settimana in ferie. In realtà avremmo dovuto mandarli a quel paese tali politici alla ricerca di una realtà da terzo mondo. E con loro gli "aedi" marchettari che ogni giorno, ogni ora, ogni settimana, ci ammanniscono la ricetta del buono e del cattivo per farcela imparare al meglio, per convincere sempre più ampi settori di popolazione, per tirare su i ragazzi giovani che usano la rete e sono per questo più raggiungibili a non dover più scegliere, perché il buono è quello che viene detto dai media, dai politici che hanno voce (gli altri tacciano, per favore), dai padroni della rete. E quando saremo tutti omologati e moltissimi che non lo erano saranno diventati poveri potremmo sperare che il prossimo anno sarà quello della ripresa... 'na tra vota?

(212) Alessandria 12 dicembre 2015