5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Intervistato sulla richiesta di Federico Riboldi alla neo Presidente della Provincia sulla sua supposta incoscienza del ruolo da poco assunto, ho pensato che il tema fosse interessante per alcune questioni:

a) il metodo usato dal PD di far eleggere - potremo dire di far nominare tanto era sicuro l'esito - il sindaco del capoluogo alessandrino a Presidente, pur svalutatissimo, della Provincia si è rivelato sbagliato, perché se si fa bene il Sindaco di una grande città, non si riesce a far altrettanto bene il Presidente;

b) sarà una questione di poco conto, ma il prestare un'attività di responsabilità a indennità zero andrà benissimo per la spending review e per i moralisti, ma non è funzionale per il ruolo. Non sono io a dirlo, ma la realtà;

c) il Consiglio provinciale è una conventicola di 12 persone che cerca di darsi un ruolo, ma non riesce, purtroppo a superare quello che oggi in Provincia è una realtà: la dittatura della burocrazia. Non ne ha il tempo, non ne ha voglia, non ne ha la forza e probabilmente il tema non interessa;

d) la rappresentanza del territorio è difficile, visto che si parte dal capoluogo e ovviamente si fatica a tener conto del policentrismo provinciale. Non a caso alcune città medie centrizona non sono neppure rappresentate;

e) la riforma costituzionale, ammesso che il sistema centrale tenga, vedrà l'abolizione delle Province e quale politico si mette a lavorare per un Ente che non può avere neppure speranza in se stesso?

Tali le questioni salienti che c'entrano poco o nulla con le caratteristiche o le qualità o le deficienze della Rossa, che casomai, in qualche caso le aggrava, ma non può essere determinante neppure in questo.

(197) Alessandria 29 gennaio 2015