5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

La sindacarossa, che ricordo è stata da me denunciata per diffamazione a mezzo stampa nel 2012 (e ancora nulla si muove!) per dichiarazioni false e tendenziose riguardanti il mio operato da sindaco di Alessandria, pare non perdere il vizio. Ora si impegna anche a spiegare cose che probabilmente non sa, e lo fa con la voce grossa che le deriva da essere sindaco e presidente della Provincia nello stesso tempo, cosa che non sarebbe successa neppure all'epoca di Urbano Rattazzi. Proprio il procedimento penale che le piace citare a scapito di altri ha dimostrato finora che Antonello Zaccone ha lasciato l'incarico nel gennaio 2011 per ragioni ben diverse da quelle della firma (?) di bilanci, che peraltro in quel momento neppure c'erano e che il Consiglio Comunale avrebbe approvato 5 mesi dopo, cioè nel maggio 2011. Le ragioni per le quali Zaccone mi chiese di cambiare incarico risalgono al settembre 2010 e sono connesse a tutt'altra questione, peraltro esterna al Comune, che per stile lascio eventualmente all'interessato rivelare. Nel corso del dibattimento in tribunale, altri testimoni, anche dell'accusa, hanno confermato il non collegamento delle dimissioni di Zaccone con qualsivoglia manovra di bilancio. La ragione per la quale si arrivò a gennaio, da settembre,  è dovuta al fatto che si intendeva chiudere l'esercizio annuale prima di aderire alla richiesta di cambio d'incarico di Zaccone.

(190) Alessandria 29 ottobre 2014