5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

A scorrere i giornali e il web mediatico non si trovano grandi cenni di una "rivoluzione" (così la chiamano i promotori) ad orologeria, che dovrebbe appunto scattare il 9 dicembre con il blocco totale delle merci dettato dagli autotrasportatori, che non protesterebbero per un contratto non rinnovato o per qualcosa che riguarda il codice della strada o i loro transiti, ma contro la politica. Anzi, contro i politici - tutti, grillini compresi - rei di aver portato sul lastrico il Paese con i loro sprechi. Ho dato una versione edulcorata degli aggettivi da loro usati. In realtà gli oratori che anche in Alessandria, in un bar della periferia, si sono alternati al microfono hanno usato aggettivi ben più pittoreschi per arringare un centinaio di persone che, per le ragioni più varie, si erano raccolte nella sala scelta per l'incontro. Al centro dell'attenzione, oltre agli aborriti politici, ci sono le tasse. Troppo alte. Insopportabili. Tali da umiliare anche i lavoratori più indefessi. Tali da portare al suicidio migliaia di piccoli imprenditori. Tali da ridurre - questo lo dico io - la libertà delle famiglie di poter disporre con discrezione delle proprie sostanze che uno Stato vorace e famelico ingurgita con troppa facilità ed esagerata velocità. Riuscirà questa rivoluzione dal sapore antico (sono i temi della prima Lega Nord, quelli economici di Forza Italia che man mano si sono edulcorati)? Non ve lo saprei dire, perché manca dell'appoggio dei media grandi e piccoli e dal basso o si ha la rete o si finisce per essere velleitari. Alcuni ingredienti ci sono, è indubbio, come l'odio verso i politici e la generica rabbia verso il sistema, ma manca molto altro. Per ora servirebbe ai nostri prodi qualcosa in più sul terreno dei contenuti. Non è detto che non lo riescano a costruire, anche se è palese il riferimento a vecchie sigle che da anni si agitano in politica senza grandi consensi. Comunque se son rose, pur fuori stagione, dal 9 dicembre fioriranno. In caso contrario i temi della protesta restano ben vivi e la classe politica ha il dovere di affrontarli.

(167) Alessandria 5 dicembre 2013