5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Rinasce Forza Italia. Un vero peccato che ne manchi subito una costola e che la scissione si sia consumata negli inaccessibili anfratti della corte e non nella trasparente piazza dell'Assemblea. Del resto questa vicenda ha troppi aspetti di servile cortigianeria per poter essere considerata piana, lineare e logica. Quello che forse ho però apprezzato di più è l'aver ridato centralità alla partecipazione delle persone. Contestualmente Silvio Berlusconi ha messo un'abissale distanza tra i signorotti romani in eterna lotta tra loro e coloro che sul territorio devono costruire contenitori e modalità attraverso i quali la partecipazione diretta possa avvenire. Che il tutto si chiami "Club Forza Silvio" piuttosto che "Forza Giobatta" poco conta. Ovvero conta sul terreno del marketing e del rispetto al leader, ma quello che risulta veramente importante è l'aver riposizionato il rapporto partito-territorio come elemento centrale di novità. Ora bisognerà vedere quanta capacità si avrà per coagulare persone, appassionati; recuperare la fiducia degli elettori, mobilitare una rete comunicativa costante che dal basso parta e che da lì si irradi incontrando immediatamente le istituzioni locali che sono il primo baluardo delle decisioni che interessano da vicino i cittadini. Nel tempo si è chiamato autonomismo, poi federalismo, ma nel suo nome ci si è scordati probabilmente di perseguirlo compiutamente. Ecco un'occasione che perdere sarebbe colpevole. Non penso si possa sempre chiedere a Berlusconi la trovata dell'ultim'ora che raddrizzi la baracca pericolante, perché troppo lasciata in balìa di se stessa.

(163) Alessandria 17 novembre 2013