5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Fa discutere l'intervento dei Commissari, nominati dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che a lui rispondono, incentrati sulle questioni di bilancio del Comune di Alessandria. Da sinistra si chiedono a chi giovi e poi via a cercare capri espiatori a cui caricare responsabilità e sospetti nella migliore tradizione dei calunniatori di professione. Fatti non ce ne sono, ma l'uso delle parole è determinante. Provate un po' a dire: "sono stati spesi 55 milioni di euro per coprire debiti di competenza degli anni precedenti" oppure "con 55 milioni nei primi mesi del 2012 si sono pagate le fatture dei fornitori che attendevano i loro compensi". Avrete un'idea estremamente diversa della stessa realtà. La seconda versione è più confacente alla verità, ma non serve per aggredire l'avversario. La prima è fatta per lasciare intendere ciò che non dice. O ancora i soliti 55 milioni di euro sarebbero risorse che "sono degli alessandrini e agli alessandrini devono ritornare". Bella frase, d'effetto, ma del tutto inadeguata a spiegare la realtà. Una bugia detta bene. Si sarebbe dovuto dire che quelle risorse, i 55 milioni, sono già andate nelle tasche degli alessandrini attraverso il pagamento delle fatture, ma per una particolare e felice interpretazione ragionieristica le possiamo computare in parte nei nostri conti, salvo finanziarle in precedenza a chi deve ridarcele. Ma questo non fa effetto. Detta così non serve. Non possiamo mica fare della ragioneria passionaria? E allora dovremmo accontentarci della verità e riportarla con le espressioni anche più povere. Solo così - non a parole, ma con le parole giuste - la politica vincerà la sua battaglia di trasparenza e di comunicazione della realtà per come si può leggere. Questo hanno fatto i commissari dell'OSL. A chi giova? Alla verità e quindi dovrebbe giovare anche alla buona politica .

(159) Alessandria 18 ottobre 2013