5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Susanna Camusso è una donna pratica. Messa davanti alle ciclopiche perizie di Corte dei Conti, ragionieri, contabili esperti, riguardanti il Comune di Alessandria, lasciandole alla polvere, si sarà detta: che cosa significa per i lavoratori? Addio: la risposta. E non ha potuto che affondare la lama nel cuore di una sindacarossa che si bea ogni giorno di aver dichiarato un dissesto che non c'era. Perchè un conto è gridare in campagna elettorale, un conto è far male alla gente. Peraltro è proprio il Rendiconto 2011 che in queste ore viene portato - finalmente - all'approvazione di un Consiglio Comunale che finora ne ha subite di tutti i colori da parte dell'esecutivo e che si trova a ratificare un debito storico di 46 milioni con un patrimonio attivo di 540 milioni, avendo comunque peggiorato il risultato certificato dalla giunta precedente di 27 milioni, togliendo solo entrate realmente possibili. Ma allora, dice la logica: chi è più colpevole di aver dichiarato un dissesto che non c'era? E, chiede sempre la logica: perché continuiamo a cercare colpevoli nel passato, visto che il dissesto non c'era? Domande che è inutile scaricare alla Magistratura. Ogni cittadino provi a rispondervi. La Camussa una risposta l'ha data e la Tiberti che aperture alla politica chiedeva, ha ricevuto sberleffi proprio da casa sua.

(155) Alessandria 13 settembre 2013