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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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20/03/2006

Santificarsi attraverso il lavoro

Benedetto XVI presiede nella Basilica Vaticana la solenne Concelebrazione Eucaristica per i lavoratori a cui ha partecipato anche il MCL

   

Santificarsi attraverso il lavoro

"Occorre vivere una spiritualità che aiuti i credenti a santificarsi attraverso il proprio lavoro, imitando San Giuseppe, che ogni giorno ha dovuto provvedere alle necessità della Santa Famiglia con le sue mani e che per questo la Chiesa addita quale patrono dei lavoratori". È quanto ha raccomandato Benedetto XVI durante la solenne Concelebrazione Eucaristica per il mondo del lavoro, presieduta nella mattina di domenica 19 marzo all'altare della Confessione nella Patriarcale Basilica Vaticana. Alla Santa Messa ha partecipato un folto gruppo di dirigenti ed aderenti al Movimento Cristiano Lavoratori di Alessandria (Piercarlo Fabbio, Adolfo Licandro, Mario Basile, Mauro Bovone, Gabriele Campa, Matilde Campa, Davide Fabbri, Antonio Peroni, Luciano Vandone, ospite il Presidente Regionale MCL Piemonte, Dino Squeo), che ha anche avuto modo di salutare il Vescovo della nostra Diocesi, Mons. Fernando Charrier.

Ecco i punti nodali dell'omelia del Santo Padre, come pubblicati dall'"Osservatore Romano":

 

Il Decalogo vuole essere una conferma della libertà conquistata. In effetti i comandamenti, a guardarli in profondità, sono il mezzo che il Signore ci dona per difendere la nostra libertà sia dai condizionamenti interni delle passioni che dai soprusi esterni dei malintenzionati. I "no" dei comandamenti sono altrettanti "sì" alla crescita di un'autentica libertà.

 

Mediante la Legge data per mano di Mosè, il Signore rivela di voler stringere con Israele un patto di alleanza. La Legge, dunque, più che un'imposizione è un dono. Più che comandare ciò che l'uomo deve fare, essa vuol rendere manifesta a tutti la scelta di Dio: Egli sta dalla parte del popolo eletto; lo ha liberato dalla schiavitù e lo circonda con la sua bontà misericordiosa. Il Decalogo è testimonianza di un amore di predilezione.

 

La Legge mosaica ha trovato pieno compimento in Gesù, che ha rivelato la saggezza e l'amore di Dio mediante il mistero della Croce, "scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani - come ci ha detto san Paolo nella seconda lettura -, ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci ... potenza di Dio e sapienza di Dio". Proprio a questo mistero fa riferimento la pagina evangelica poc'anzi proclamata: Gesù scaccia dal tempio i venditori e i cambiavalute. L'evangelista fornisce la chiave di lettura di questo significativo episodio attraverso il versetto di un Salmo: "Lo zelo per la tua casa mi divora".

 

L'odierna Celebrazione Eucaristica, che unisce alla meditazione dei testi liturgici della terza domenica di Quaresima il ricordo di San Giuseppe, ci offre l'opportunità di considerare, alla luce del mistero pasquale, un altro aspetto importante dell'esistenza umana. Mi riferisco alla realtà del lavoro, posta oggi al centro di cambiamenti rapidi e complessi.

 

Il lavoro riveste primaria importanza per la realizzazione dell'uomo e per lo sviluppo della società, e per questo occorre che esso sia sempre organizzato e svolto nel pieno rispetto dell'umana dignità e al servizio del bene comune. Al tempo stesso, è indispensabile che l'uomo non si lasci asservire dal lavoro, che non lo idolatri, pretendendo di trovare in esso il senso ultimo e definitivo della vita.


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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria