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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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12/12/2013

MCl: progredire con le famiglie

Il testo integrale del documento integrativo che verrà presentato sabato 14 ad Alessandria durante il Congresso provinciale del Movimento

   

MCl: progredire con le famiglie

“Progredire con le famiglie nell’evoluzione della società della conoscenza, creando occasioni di lavoro moderno a servizio della persona”

Documento integrativo Congresso Provinciale di Alessandria

Alessandria
Museo Etnografico della Gambarina

Sabato 14 dicembre 2013
 

 

1. Famiglia e lavoro

Se il lavoro è la preoccupazione più grande che il periodo ci pone, non possiamo certo scordare che la famiglia è il motore della nostra società. Costituisce un fattore indispensabile di valori e motivazioni, al punto che la persona si sente perfettamente protagonista del proprio destino, in cui riscontra le sfide della sua formazione, della sua educazione, delle relazioni più compiuti e anche più complesse. Una sorta di fucina dalla quale ogni uomo e ogni donna parte per rapportarsi con l’esterno e ritrovare un agognato approdo.
Così tutelare la famiglia, capirne il suo più profondo significato, sollecitare le istituzioni ad operare per la famiglia e per la solidarietà sociale, è azione che il Movimento, in una città come Alessandria, colpita da una crisi ancor più forte per effetto della mancanza autodeterminata di un soggetto protagonista dell’economia come il Comune, deve perseguire con grande intensità.à..
Il lavoro finisce per trovare una ragione anche nella capacità della famiglia di interpretare la società, di capirla, di rapportarsi con conoscenze, amicizie, reti e nodi sociali verso i quali la famiglia stessa conduce da tempo relazioni positive. E’ il primo scalino verso il bene comune, ma la famiglia non può essere ancor di più indebolita al punto da non poter far fronte alle sue responsabilità educative, relazionali, economiche.
La crisi tende ad abbattere i livelli di qualità della vita faticosamente raggiunti, mette in discussione sacrifici di anni, rischia di negare patrimoni consolidati sui quali la famiglia non solo costruisce il suo welfare, ma impianta anche le solidarietà verso chi meno ha. Si finisce per assistere ad un fenomeno di impoverimento generale, in cui la famiglia diminuisce anche il suo apporto volontaristico nei confronti della società in cui vive e che generosamente aiuta a crescere.
Il lavoro è uno strumento che la famiglia usa e che ultimamente si è ridotto a livelli tali da costringere centinaia se non migliaia di famiglie a lambire le soglie della povertà assoluta o almeno quella relativa.
Da questo punto di vista, in questo approccio più sociologico che economico, il reddito da lavoro serve per generare ricchezza sociale. Un patrimonio immenso, praticamente scordato da molti analisti e snobbato dalle istituzioni, che, al momento del suo depauperamento si sono viste incapaci di colmare il vuoto lasciato dalle famiglie. Se la supplenza alle istituzioni era conosciuta – comunque poco valutata – ora, in una fase in cui la famiglia ritorce su se stessa le poche risorse a disposizione, le istituzioni non riescono a supplire al ruolo indebolito delle famiglie con la stessa forza con cui quest’ultime naturalmente operavano nei confronti del bene comune.

2. Alessandria, la crisi, le persone
Che il capoluogo di provincia viva una situazione drammatica nel contesto della crisi non è segreto per nessuno. Ma il Movimento individua una scarsa propensione degli attori istituzionali a ritenere lavoro e famiglia come soggetti privilegiati della loro azione. Anzi, i processi di dichiarata razionalizzazione della spesa pubblica passano purtroppo ed esclusivamente attraverso la riduzione dei livelli occupazionali. E’ francamente un approccio inaccettabile quando a disposizione dell’Amministrazione esiste un patrimonio attivo di circa 600 milioni di euro.
Il Movimento richiama anche le forze sindacali più rappresentative a non favorire processi di depauperamento del lavoro, ma ad individuare soluzioni alternative che sono in grado di fornire frutti ben diversi in termini di risultati verso le famiglie e i lavoratori.
Il Movimento mette a disposizione il suo impegno e le sue conoscenze per lavorare intorno ad una causa che oggi è esiziale per il futuro della città e delle persone che vi risiedono.
L’evoluzione della qualità della vita deve essere un obiettivo da perseguire, ispirato e quindi arricchito dai nostri valori, nella tradizione ormai consolidata di un Movimento che vuole mettere in pratica gli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa.
Siamo contro “l’economia dell’esclusione” esattamente come la spiega Papa Francesco nella sua esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”: “Oggi tutto entra nel gioco della competitività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che, addirittura, viene promossa. Non si tratta più semplicemente del fenomeno dello sfruttamento e dell’oppressione, ma di qualcosa di nuovo: con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi, nella periferia, o senza potere, bensì si sta fuori. Gli esclusi non sono “sfruttati” ma rifiuti, “avanzi”.”
Sono parole forti, senza mezzi termini, che indicano come il lavoro stia ridiventando un mero strumento dell’economia della concorrenza e un mezzo per ridurre la spesa, piuttosto che un valore su cui fondare la dignità dell’uomo. Su queste basi intendiamo, come MCL, aiutare i processi di evoluzione della nostra società, di tutela e promozione della famiglia, di inclusione sociale e di solidarietà, in un’ottica di sussidiarietà ove il Movimento crede di poter arricchire il complessivo sistema di una città e di una provincia.

 


3. La novità EFAL

La costituzione, durante l’estate del 2013, dell’EFAL (Ente di Formazione e Addestramento Lavoratori) come associazione non a scopo di lucro, e propri organi di gestione, nonché lo sviluppo dei primi progetti, la ricerca e l’individuazione di una prima sede, la riflessione su un comitato tecnico-scientifico, l’obiettivo dell’accreditamento sono azioni svolte che indicano la volontà del Movimento di tornare ad agire anche nella sfera della professionalità, della sicurezza e delle occasioni di lavoro.ro.
Per ora un primo progetto è in avanzata fase di realizzazione: riguarda il recupero della nostra identità più profonda, della nostra storia, delle nostre leggende popolari, di quell’antropologia culturale che costituisce da sempre un patrimonio di conoscenze mai scordato, ma rimasto casomai sopito. Ad Efal il compito di riportarlo alla luce con prodotti formativi (un corso, un libro, un sito web) di facile accesso e di basso costo anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Un format utilizzabile open access anche da altri interpreti del Movimento a livello regionale e nazionale, che Alessandria mette a disposizione.
Ma non ci fermeremo solamente a queste proposte, anche se EFAL tende a rifuggire la duplicazione sul territorio di proposte formative già presenti, ma vorrebbe specializzare la sua azione su piani dimensionali, che attengono alla sfera complessiva della persona intendendo la formazione come un superamento del mero addestramento, in quanto arricchito da informazioni tecniche, culturali ed educative. Anche da questo punto di vista riteniamo di poter concorrere alla riduzione della de-formazione etica e del relativismo, come ci ha spiegato con efficacia straordinaria Papa Benedetto XVI e ci ricorda ancora oggi Papa Francesco: “Viviamo in una società dell’informazione che ci satura indiscriminatamente di dati, tutti allo stesso livello, e finisce per portarci ad una tremenda superficialità al momento di impostare le questioni morali. Di conseguenza, si rende necessaria un’educazione che insegni a pensare criticamente e che offra un percorso di maturazione nei valori.”
Riteniamo dunque che la Chiesa non ostacoli la dimensione della libertà individuale, ma la favorisca, depurandola da quel relativismo ove il diritto assoluto dell’individuo finisce per essere talmente considerato, da negare la stessa visione razionalista della stessa libertà individuale.

 

 

4. I servizi: dai Circoli, dal Centro di Assistenza Fiscale e dall’Entel, al ritorno del Patronato fino alla frontiera del consumerismo

Realtà consolidate quelle dei Circoli, dell’Entel e del Caf, che andranno comunque adeguatamente sostenute. Qui si vogliono ringraziare i soci e i dirigenti MCL che hanno consentito in questi anni – con il Presidente Alfonso Conte in testa – di mantenere viva la nostra presenza in città e in provincia, animando, servendo, offrendo opportunità a chi lo chiedesse.
Ma si vuole procedere e le due dimensioni più praticabili appaiono quelle del Patronato Sias e del consumerismo. Le difficoltà delle famiglie e delle persone poco sopra descritte impongono di individuare o riprendere azioni che si propongono di aiutare chi sia in difficoltà o solo anche chi si debba rapportare con una farraginosa macchina burocratica istituzionale con regole diverse e complesse e che finiscono per creare ulteriori problemi a chi vorrebbe invece avviarsi verso una loro risoluzione.ne.
Qui chiediamo aiuto noi al Movimento regionale e a quelle buone pratiche che, sul piano dei servizi, sono state sviluppate e oggi costituiscono un patrimonio a disposizione di ogni settore territoriale.

Quest’anno il presepio dell’MCL, da sempre presentato in Alessandria, comincia a girare per la provincia. Sarà allestito nel Comune di Basaluzzo.




Questo documento è scritto e dedicato come omaggio alla memoria del Presidente MCL dottor Giuseppe Cotroneo, scomparso nel 2010..

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria