Nonostante i recenti provvedimenti del Governo (anche da noi sollecitati) e le norme in vigore da decenni sanciscano il carattere festivo della Domenica (cosa confermata anche da un recente provvedimento governativo), oggi il lavoro domenicale va estendendosi anche in attività che non lo necessitano dal punto di vista tecnico-produttivo e in servizi non di sostanziale utilità pubblica. Ciò implica che i molti lavoratori via via coinvolti in questo processo effettuino il riposo settimanale in un giorno feriale qualsiasi. Come è evidente, la perdita del giorno comune di festa si ripercuote pesantemente e negativamente sia sulla vita delle famiglie sia su quella delle comunità cristiane e civili, alimentando un pericoloso processo di frammentazione e disgregazione sociale. Si tratta quindi di una modalità produttiva che lede basilari esigenze umane e mina beni primari della collettività, entrando in palese conflitto con le norme fondamentali che reggono la nostra convivenza civile (in particolare, la Costituzione italiana afferma che "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che…impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica…e sociale del Paese"), ma anche quella europea (la Direttiva 93/104/CE sancisce che "l'organizzazione del lavoro secondo un certo ritmo deve tener conto del principio generale dell'adeguamento del lavoro all'essere umano"). E c'è da chiedersi come mai così poche voci si levino a denunciare il fatto … Di fronte a tale preoccupante fenomeno, un'associazione di lavoratori cristiani impegnata nel sociale non può certo starsene alla finestra. È per questo che la Presidenza nazionale del Movimento - con il conforto della Conferenza Episcopale Italiana - ha varato un programma di formazione e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, al quale associare un APPELLO rivolto alle ISTITUZIONI ed alle FORZE POLITICHE e SOCIALI finalizzato a promuovere e tutelare il carattere festivo della Domenica. E ciò nella convinzione che "il legame tra il giorno del Signore e il giorno del riposo nella società civile ha una importanza e un significato che vanno al di là della prospettiva propriamente cristiana" (Giovanni Paolo II).