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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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21/10/2005

Qualche norma per ridurre lo strapotere dei Sindaci

Piercarlo Fabbio, appena rieletto nel Direttivo del Coordinamento Nazionale dei Consigli Comunali dell'ANCI fa riferimento ad alcune regole che potrebbero innovare la governance degli Enti Locali comunali

   

Qualche norma per ridurre lo strapotere dei Sindaci

Cagliari. Piercarlo Fabbio, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale è stato eletto nel Direttivo della Conferenza Nazionale dei Consigli Comunali dell’ANCI. Il Congresso si è svolto a Cagliari, mercoledì 19 ottobre, presso la Sala Consiliare del Comune capoluogo.
Folta la partecipazione di Presidenti dei Consigli e di Consiglieri Comunali provenienti da tutte le regioni italiane. Il Congresso ha eletto i quaranta componenti del Direttivo e il Coordinatore Nazionale, nella persona del prof. Carlo Cinquini, presidente del Consiglio Comunale di Pavia.
Il Congresso ha segnato l’addio di Luisa Laurelli, ora Consigliere Regionale del Lazio, che aveva guidato con grande professionalità e passione, per due mandati, il Coordinamento Nazionale, di cui faceva già parte anche Piercarlo Fabbio.
La Conferenza dei Consigli Comunali – come prevede il regolamento dell’organismo - è costituita in seno all'ANCI, per assicurare una adeguata presenza delle assemblee comunali nella vita dell’associazione. Essa rappresenta tutti i Consiglieri dei Comuni italiani.
Con il Congresso di Cagliari si passa da una fase più spontaneistica ad un vero riconoscimento di ruolo all’interno dell’Associazione.
“Al Direttivo nazionale spetterà un compito particolarmente importante nei prossimi anni – ha dichiarato Fabbio – quello, cioè di garantire un riequilibrio dei poteri fra gli organi del Comune, oggi eccessivamente sbilanciati a favore dei Sindaci e degli esecutivi. Già alcuni Disegni di Legge, ispirati dal lavoro del Coordinamento Nazionale, fanno parte delle agende parlamentari. Non so se vi sarà il tempo di approvarli prima della fine della legislatura, ma rimangono un patrimonio di proposte dalle quali sarà difficile prescindere”.
Sono novità che verrebbero a modificare il Testo Unico degli Enti Locali e che, ad esempio, riguardano la sostituibilità di un consigliere comunale eletto assessore in un Comune superiore ai 15 mila abitanti, con il primo degli esclusi nella lista d’appartenenza. Nel caso in cui, però, l’assessore si dimettesse potrebbe ritornare al suo posto in Consiglio e ri-decadrebbe il consigliere supplente. “Un deterrente – conclude Fabbio – allo strapotere del Sindaco nei confronti di un personale politico che oggi potrebbe, in ogni momento, essere espulso dal consesso comunale, ma soprattutto una norma che consentirebbe una più incisiva dialettica nelle Giunte, garantendo anche agli assessori una maggiore autonomia politica”.
Questo è però solo un esempio, perché particolari norme potrebbero far interessare il Consiglio a progetti di grande respiro, che oggi non fanno parte delle sue competenze, se non in termini generali di finanziamento.

 

Nelle foto:

1) Uno scorcio sulla Presidenza del Congresso: da sinistra: Piercarlo Fabbio, Vincenzo Giudice (Presidente del Consiglio Comunale di Milano) e Bruno Sulli (Presidente del Consiglio Comunale di Trieste)

2) L'aula del Consiglio Comunale di Cagliari ove si è svolto il Congresso

3) Luisa Laurelli, presidente uscente, durante il suo intervento.


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