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Domenica 19 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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28/05/2005

Giornal.it: un balzo fuori dall'on line

Buon compleanno al pluriquotidiano della cibersfera alessandrina. E mentre si cercan una nuova dimensione dei servizi internet, Fabbio lancia l'off line...

   

Giornal.it: un balzo fuori dall'on line

Un anno di “Giornal.it”, pluriquotidiano della cibersfera cittadina (e non solo) e dieci anni da quando, nel 1995, un gruppo di pionieri si erano messi in testa di far arrivare Internet ad Alessandria che ne era sprovvista.

Buon compleanno dunque a “Giornal.it”, alla sua redazione, al suo direttore Paolo Allegrina, al suo direttore editoriale Efrem Bovo, intanto perché sono a lì a testimoniare che se il buon lavoro per ora non fa necessariamente grandi profitti, almeno fa… buon lavoro. E, di questi tempi non è poco. Ma anche un piccolo ricordo a quella dozzina di precursori della “Start”, che, attraverso una linea dedicata con un provider genovese, a sua volta direttamente collegato con Londra, mettevano in piedi il primo POP (Point of Presence) della città, tentando di spiegare all’economia cittadina che Internet sarebbe pure servita per telefonare a basso costo al marito temporaneamente in America per lavoro, ma che probabilmente le potenzialità erano ben altre.

Oggi, con “Giornal.it” alla ricerca di nuove frontiere - nel talk show che ha scandito la festa, all’ultimo piano dello stabile Melchionni di via Migliara - non potevamo che cercare anche noi qualche anfratto di novità per Internet applicato alla realtà alessandrina.

E allora, cosa è venuto fuori fra le domande di Efrem Bovo, gli interventi del prof. Giordana, le analisi di Paolo Allegrina, le esperienze di un ispirato Nicola Sirchia, di Paolo Bellotti e l’irruzione-eruzione incontenibile dell’on. Sottosegretario al Lavoro Roberto Rosso? Che la nuova, più provocatoria, più compiuta maturazione di Internet pare aversi in una nuova dimensione: portare i cibernauti dall’on line all’off line. Utilizzare Internet per informare, comunicare e quant’altro – vendere, partecipare, acquistare, fruire film, sentire musica, giocare, e via di seguito – per poi spingersi al di fuori della rete. La comunicazione umana è relazione, postura, gestualità, parola, inflessione, espressione e chissà quante altre cose ancora. Può Internet funzionare da collettore verso una comunicazione umana più articolata, riumanizzata, fuori dall’intermediazione del computer o del televisore? Mi pare che sia una bella ipotesi di lavoro per coloro che ogni giorno attraggono undicimila lettori sulle loro pagine e sono talmente onnivori che ne vorrebbero altri. O, magari si accontenterebbero dei soliti, ma più bravi, più capaci, più profondi…

E mentre a “Giornal.it” ci si può interrogare del futuro di materia e antimateria, nell’istituzione comunale alessandrina, pragmaticamente, occorre ancora mettere i piedi per terra. Se l’e-government incomincia a diffondersi con una certa qualificazione, l’e-democracy è ancor lungi dal prendere corpo. Il far partecipare il cittadino alla formazione delle decisioni attraverso il canale privilegiato di Internet è ancora tecnica da primordi. Forse oggi nel Comune di Alessandria, mentre si cercano di riscrivere norme per la nostra convivenza di comunità, dovremmo metterci d’impegno a ideare regole per la partecipazione on line dei cittadini. Anche questa è una nuova sfida, che la politica, se ad essa sta veramente a cuore migliorare la democrazia, come ha chiesto il vicesindaco Giancarlo Cattaneo, non può esimersi dall’intraprendere.

 

Piercarlo Fabbio

 

 

Fotografie di Matteo Piacenza (per gentile concessione)


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