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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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18/05/2012

Fabbio: Non consegnamo la città a questa sinistra bugiarda e incolore!

Incontro con gli alessandrini in piazza Santo Stefano martedì 15. Un breve resoconto su un discorso di quasi un'ora più volte interrotto da scroscianti applausi

   

Fabbio: Non consegnamo la città a questa sinistra bugiarda e incolore!

Si invertono i ruoli negli ultimi giorni di campagna elettorale e ci si dimentica, da parte di alcuni, del poco detto, smentendolo o attribuendolo all’avversario. “Così – ha commentato Piercarlo Fabbio, durante la serata in piazza Santo Stefano – in meno di 24 ore siamo diventati noi quelli che vogliono chiudere il centro e aprire una moschea. Mentre per settimane abbiamo cercato di fare passare le nostre idee per Alessandria, in questi ultimi giorni siamo stati costretti a confrontarci su tutt’altro”.

Tra polemiche sterili, conferenze a vanvera, indicazioni di linee programmatiche comunicate solo per catturare l’elettorato. “E allora la mia competitor investe sui parcheggi multipiano, funzionali forse ma di certo brutti, anche perché il concetto del decoro urbano non entra nella testa della Sinistra. Invece noi ci siamo ritrovati qui, in piazza Santo Stefano non a caso, perché da qui parte la nostra idea di sviluppo del centro oltre piazzetta della Lega, rinnovando tutto l’area, dalle vie Milano e Dossena fino a piazza Gobetti, con il ponte Meier che diventa visivamente e idealmente il collegamento con la Cittadella”. Quella Cittadella che gli avversari, prima nei manifesti elettorali assicurano “aperta e fruibile per tutti”, per poi chiuderla, previa costituzione di un Comitato, l’ennesimo, per decidere e allora ‘Floreale’ potrebbe diventare biennale. “Noi invece – ricorda Fabbiol’abbiamo recuperata, restituendola agli alessandrini e permettendo loro di viverla, non più come luogo off limits in cui serve il permesso per entrare. Ci vorranno ancora tante altre riscoperte, ma molto è già stato fatto”.

E poi c’è il caso bilanci. “Noi tutti i giorni per mesi siamo stati sbattuti su alcuni giornali da accusati; le stesse cose succedevano in Provincia ma sulle sacrosante pagine nessuna riga veniva vergata per non sporcarle. Da mesi la Provincia è sotto inchiesta, i numeri sono peggiori ma i toni con cui li si riferisce più gentili”. Per non parlare di etica e moralità. “Si pretende di potere dare lezioni, continuando però a omettere che proprio loro sono gli stessi che per mesi hanno nascosto agli alessandrini le carte della Corte dei Conti. E adesso pretendono che la magistratura decida chi possa e chi no fare politica. No alla caccia alle streghe, a bianchi contro neri, sì invece alla città dei colori. L’onestà infatti è una precondizione della politica. Non bisogna confondere i delitti contro la pubblica amministrazione con quelli di mafia. Noi come amministratori abbiamo messo regole così dure e così severe, abbiamo sottoscritti protocolli così duri e così severi sugli appalti per le grandi opere, cominciando dal ponte Meier, che ci sono costati ritardi importanti. In Provincia, invece, e i fatti lo dimostrano, si sono comportati diversamente nella gestione del potere. E allora al ballottaggio del 20 e 21 maggio vinciamo noi perché non si ripeta lo stesso in Comune. Votiamo per non consegnare Alessandria a questa sinistra. Basta con la sfiducia, reagiamo da cittadini che amano questa comunità, noi ci mettiamo a disposizione degli alessandrini”.


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