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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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26/02/2012

Repetti segretario PDL e Fabbio candidato

Il primo Congresso Provinciale del partito degli azzurri, presieduto dal coordinatore nazionale Sandro Bondi, chiude all'unanimità i suoi verdetti. Antonio Maconi vicesegretario vicario. Galleria fotografica di Albino Neri

   

Repetti segretario PDL e Fabbio candidato

Appunti per un intervento al Congresso Provinciale PDL – Hotel Marengo – 26 febbraio 2012
 

A) discernere tra parole d'ordine e ragionamenti. Se mi impongo di cinguettare in 140 caratteri ho un limite di sintesi che serve per non far perdere tempo alla comunicazione e raggiungere il maggior numero di persone che non hanno tempo di leggere lunghe relazioni ma sono interessate all'argomento.
Se voglio ragionare, allora il partito è il luogo ove farlo (l’enclave della pacatezza)

B) prevalgono allora alcune modalità: partecipazione, elaborazione, relazione, disseminazione, interattività tra popolazione ed istituzioni. Il modello di partito deve dunque orientarsi a cogliere questi obiettivi.
Le modalità organizzative per raggiungere tali scopi non possono ripercorrere vecchi schemi legati a governance oligarchiche o monocratiche, ma una leadership condivisa che sappia essere guida dei processi decisionali, oltre che rispettare indirizzi ed orientamenti dell'opinione pubblica, prima ancora che degli organi di partito (è questa una soluzione da sperimentare perché deve trovare equilibrio fra vecchie e nuove modalità di governo interno).

C) distribuzione sul territorio on line oppure off line: dal "ogni campanile, una sezione" all'interattività telematica. Facciamo muovere i bit e su di essi le idee piuttosto che le gambe degli uomini. Poi faremo muovere al minimo uomini e donne del nostro partito. L'ultima stagione ci ha dimostrato che, al di là di qualche immensa mobilitazione, il partito ha bisogno di ritrovarsi più spesso e più frequentemente in piccoli gruppi, individuare iniziative, proporre e discutere, approfondire temi. Da questo punto di vista il Comitato che oggi eleggeremo è solo un primo nucleo di dirigenti in grado di sperimentare e proporre format d'incontri on e off line.

D) la tendenza del sistema al bipolarismo: dc-pci / Fi-ds/ centro destra- centro sinistra. Tertium non datur. Il principio del terzo escluso. La posizione tattica del terzo polo utilizzata per abbattere il Governo Berlusconi, ma non dissimile per posizioni programmatiche. Anzi viene rilevato nei sondaggi delle intenzioni di voto come organico al Governo Monti. Ci sono però due “ma”:
1) quando si chiede all'elettore di scegliere un partito fuori dalle coalizioni è difforme la sua ipotesi da quando gli si chiede di scegliere una coalizione. La coalizione che regge Monti è politicamente innaturale e tende ad essere accettata meno della somma dei partiti che la compongono. Inutile quindi insistere: occorre un sistema elettorale che ci porti verso la terza repubblica (che in Italia cambiano a costituzione invariata) bipolare, più aperto alla ultima selezione da parte degli elettori, con la possibilità di presentare preventivamente premier e coalizione di Governo. La prospettiva PPE.
2) da questo punto di vista l'azione della Lega nord appare auto utilitaristica, ma inopportuna e inefficace sul piano programmatico, logico, e politico. In un sistema che non regge se non con coalizioni, affermare l'autoreferenzialità è anacronistico. Nelle amministrative scegliere il primo turno come riconoscimento del singolo e il secondo come il risultato di trattative di potere e non programmatiche è un pessimo modo per presentarsi all'elettorato. Ad Alessandria e ad Acqui, e nei centri minori, o siamo in grado di dire cosa intendiamo fare delle comunità locali al voto o non siamo.
3) a metà del guado tra federalismo fiscale non sbocciato e centralismo finanziario: così si fanno “ridere” le Corti di Conti, ma si fanno piangere le città.

E) ringrazio per la mia candidatura riaffermata (nulla toglie che un Congresso la possa negare) non è quindi un atto automatico, né dovuto. Ci lavorerò con più lena da domani, cercando di proporre all'elettorato un ventaglio di sostegno al PDL costituito da alcune liste di partito e civiche che devono dare l'idea della ricerca di espansibilità della nostra azione

F) ringrazio Manuela Repetti per la disponibilità data ad assumere la responsabilità del partito. Scusate se non mi soffermo a dire una banalità che gira come sempre in queste occasioni, cioè che è una donna. Coloro che le hanno richiesto di impegnarsi per il PDL, lo hanno fatto perché la ritengono una persona intelligente, in grado di comprendere la necessità di modernità di cui abbiamo bisogno. Il ruolo di Antonio Maconi non è solo un mero controbilancamento, ma un valore aggiunto

G) se oggi nell'elettorato il nostro partito si è affievolito (lieve ripresa in febbraio), siamo certi che fornendo una speranza, pur nella crisi, sapremo ritrovare il dialogo con il corpo sociale di cui siamo espressione. Del resto chiunque può sbagliare o essere interpretato male, ma se ci si parla, la fiducia nella nostra azione non può che ricostitursi. Ma ci si deve parlare. Ecco qual è il compito che ci attende: fuori dalla torre, amici, si ritorna in campo!

 

Piercarlo Fabbio

Alessandria, 26 febbraio 2012


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