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Sabato 28 dicembre 2024

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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18/10/2011

Una nuova filosofia per la Protezione Civile

Interventi strutturali per evitare misure di protezione civile sulle cose ed aumentare l'attenzione sulle persone. Ecco come il Sindaco Fabbio vede l'argomento

   

Una nuova filosofia per la Protezione Civile

Una filosofia globale per la protezione civile

(intervento di Piercarlo Fabbio al Convegno della Protezione Civile di Sabato 15 ottobre, Forte Acqui)

 

Ieri (al Convegno in Cittadella del 14 ottobre, ndr) abbiamo discusso sul passaggio dall'analogico al digitale, oggi inaugureremo la Sala Radio dotata con tale tecnologia.
Volevo quindi sottoporvi un ragionamento diverso, di filosofia generale che riguarda anche la Protezione Civile.
Per molto tempo abbiamo lavorato intorno alla costruzione di questo modello di Protezione Civile, a ragionare su noi stessi, a rimpolpare le nostre fila, a darci una ragione della nostra esistenza e a richiamare, in qualche modo, la nostra attenzione o l’attenzione su di noi nei momenti di emergenza. Ora, è possibile allargare questo contesto a sinergie e rapporti con istituzioni come la nostra, che hanno la capacità di intervenire con una filosofia che è informata alla Protezione Civile e, in ultima analisi, dalla ricerca della sicurezza nei confronti del cittadino.
Un Comune come quello di Alessandria ha poderose strutture operative. Il fatto che Alessandro Gazzina sia all’interno del Gruppo Comunale di Protezione Civile già rende questo collegamento più naturale, ma non basta. Occorre che la filosofia di Protezione Civile invada l’intero agire del sistema. Qualche esempio c’è già, ma ve lo vorrei segnalare in modo che si capisca come si potrebbe agire d’ora in avanti.
Amag è una partecipata del Comune di Alessandria, sta lavorando in questi giorni a ripulire riassettare i livelli di scorrimento delle acque del canale Carlo Alberto. Voi sapete che, tutte le volte che si registra una piena dei fiumi, il canale Carlo Alberto fa la sua parte, distrae la nostra attenzione, perché tracima e va ad allagare proprietà che ricevono un danno da questa azione.
È un tratto abbastanza lungo che scorre in una zona periferica della città, ma che ha necessità di ulteriori interventi strutturali come, per esempio, la costruzione di una chiavica nei pressi della sua foce. Un lavoro iniziato ma lasciato a metà, nel momento in cui è stata costruita la tangenziale, che in quel punto poggia su un viadotto e quindi non funziona da argine.
L’intervento di Amag è informato alla Protezione Civile a tutti gli effetti ed è dettato dal fatto che può evitare il ricorso a misure urgenti e d’emergenza nel momento in cui i fiumi vanno in piena e, quindi, il Carlo Alberto raccoglie acque in quantità straordinaria. Questo è uno degli esempi di come la filosofia della Protezione Civile finisca per orientare anche interventi da parte di una partecipata o direttamente del Comune.
L’intervento che vi ho descritto vi consente di prendere atto che, probabilmente, alla prossima emergenza – noi speriamo sempre non ci sia –, forse potremmo mobilitare forze da un’altra parte e non doverle utilizzare in quel contesto. Di norma l’intervento per le persone è preferibile rispetto a quello, ripetitivo, sulle cose strutturalmente deficitarie in termini di sicurezza.
Ci sono comunque già altri esempi. Alcuni riguardano interventi diretti del Comune di Alessandria, altri ancora riguardano enti come AIPO. Vi farà piacere sapere che il Consiglio di Stato ha sbloccato un ricorso di Italia Nostra contro AIPO e oggi l’Autorità può procedere nuovamente di gran lena alla progettazione, al successivo appalto e all’affidamento dei lavori per opere di messa in sicurezza del nodo idraulico di Alessandria per 15 milioni e mezzo di euro.
Le opere comprendono la chiavica del Rio Loreto, la chiavica del canale Carlo Alberto, la chiusura di fornici della tangenziale in riva sinistra di Bormida, che ora siamo costretti a chiudere con big bags ogni volta che il fiume va in piena.
Il sistema arginale complessivo verrà aumentato di un metro alla ricerca di un franco più alto nel momento in cui il riferimento del nodo idraulico di Alessandria passerà da monodimensionale a bidimensionale, cioè da capacità che tengono conto solo dell’esondazione del Tanaro a quantitativi che debbano essere contenuti in caso di esondazione contemporanea di Tanaro e Bormida. È un episodio che può verificarsi e si è verificato. Le ultime piene sono state, di fatto, concomitanti perché quando passano quattro ore tra un colmo di piena e l’altro di ognuno dei due fiumi, possiamo ragionevolmente considerarle concomitanti.
Come regge il sistema? Il sistema rischia di non reggere a quei livelli di inglobamento, di captazione, di contenimento delle acque all’interno del nodo idraulico. Ecco perché sono importantissimi questi lavori di AIPO che prevedono anche ulteriori modellazioni del letto del fiume, ulteriori pulizie dell’alveo e un’aggiuntiva costruzione di 800 metri di argine in Valle San Bartolomeo, ai piedi del rilevato dell’autostrada. Siamo stati fermi un anno e, ora, si riprenderanno queste realizzazioni.
Il resto lo fanno i nostri saperi, il nostro modo di intervenire, la nostra professionalità, il nostro utilizzare strumenti, anche all’avanguardia, per lenire le difficoltà generate dalla natura e dall’assetto antropico del nostro territorio.
Questo è la nuova dimensione, è il nuovo target, è il nuovo obiettivo, la nuova filosofia del nostro procedere. Presuppongo che voi darete il vostro contributo come avete sempre dato con preparazione, bravura, generosità, capacità e altruismo ma, certamente, aggiungendo quell’elemento che oggi ci permette e ci consente di fare un passo in avanti e cioè la conoscenza.
 

 

Il sindaco di Alessandria
Piercarlo Fabbio


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