Poche, se non nulle, le contestazioni della opposizione di sinistra nel Comune di Alessandria, sul riequilibrio di bilancio e sullo stato di attuazione dei programmi al 30 settembre. Quest'anno la Giunta ha anche proposto una rielaborazione della Relazione Previsionale e Programmatica (parte descrittiva) aggiornata appunto alla data di adozione dell'atto. Una novità che rende ancora più trasparente l'atto.

Sul piano contabile qualche sacrificio - sostanzialmente minori investimenti e minori spese in conto esercizio - per effetto delle nuove norme dello Stato in materia di crisi economica e per i ritardi di Roma nell'attribuzione della ex Caserma Valfrè al Comune di Alessandria.

L'assessore prof. Luciano Vandone ha poi proposto una lettura molto incisiva del Bilancio e dello Stato Patrimoniale del Comune, che quanto prima vi proporremo. Risultato? La sinistra, durante gli anni del suo governo presieduto dalla Scagni, si è indebitata esageratamente ed oggi tocca il risanamento, senza smettere di investire per evitare che la città subisca troppo la crisi! Un impegno molto oneroso sul piano finanziario e del sacrificio amministrativo.

Durante l'adunanza di giovedì 29, mentre si votava un emendamento senza grande valore presentato dal gruppo Misto, l'opposizione ha evitato di votarselo e ha fatto mancare il numero legale. Venti erano i Consiglieri Comunali della maggioranza presenti in aula anziché 21. Ora la sinistra non vota neppure più gli emendamenti presentati da se stessa. Probabilmente siamo alla auto-irriconoscibilità.

Ovviamente i giornali, anche telematici, schierati a sinistra non hanno mancato l'occasione per titolare che la maggioranza si era persa per strada... potere della bugia!

Tutto rimandato a Lunedì. E per giocare un ritardo di qualche giorno si dovranno spendere risorse pubbliche per un ulteriore Consiglio Comunale inutile, ma letteralmente inventato da iniziative che sinceramente fanno solo ritenere che la sinistra di questa città non abbia ancora maturato una dimensione istituzionale efficace per il Governo della città dopo la batosta del 2007. E che continui, invece, il declino delle idee e delle sue iniziative, ove lo spreco del denaro pubblico si persegue solo a parole... fuori dall'aula e nei corridoi.

La vignetta di Alex di Gregorio sugli "sbilanciàti"