Non è usuale che un nutrito gruppo di skaters, seguiti da altrettanti amici su piccole bici, con tanto di skateboard ai piedi percorra, in un pomeriggio assolato, il 17 agosto per l’esattezza, corso Lamarmora, praticamente sgombra da auto e si diriga verso la casa del Sindaco di Alessandria. Il rumore delle ruote sull’asfalto, percepito dalle finestre nel silenzio della città, ferma per ferie, è confondibile… con vecchi carretti tirati da animali, con tiri sgangherati e sonnolenti, con cavalli annoiati dai loro paraocchi a fissare la strada davanti al loro passo cadenzato, che riporterebbero la città indietro di cinquanta, sessant’anni, ad un bianco e nero svanito e sbiadito da un tempo che ormai se ne è andato.
E invece no, proprio di gruppo di skaters si trattava, in parte gli stessi che avevo incontrato il 3 agosto scorso in un sopralluogo allo skatepark di piazza Carrà e a cui avevo promesso interventi di miglioria alle strutture che consentono loro di realizzare le evoluzioni con la tavola che magicamente, sfidando le più banali regole gravitazionali, vola attaccata ai loro piedi nei salti più impegnativi e spettacolarmente più pregevoli.
Bene, e che volevano? Rimproverare al Sindaco che l’intervento non era stato ancora pienamente svolto? No, questi skaters hanno più pazienza di me! Volevano denunciare che il loro parco nottetempo era stato praticamente distrutto. E me ne chiedevano ragione. L’unica cosa da farsi era seguirli, per rendersi conto di persona dell’accaduto.
Appena arrivato in parco Carrà il disastro appariva in tutta la sua gravità: tamponamenti abbattuti, lamiere divelte, elementi distanziati e quindi inutilizzabili, rampe inservibili, pezzi di mattone in ogni dove, misti a vetri di una bottiglia di birra. L’episodio di vandalismo pare sia avvenuto nella notte di ferragosto e che nel pomeriggio della stessa giornata fosse intervenuta la Polizia municipale per transennare la zona e metterla in sicurezza. E’ stato effettuato con l’ausilio di un palo per cartelli stradali, con il quale i vandali hanno spostato rampe, cunette ed altri elementi, disassandoli e rovinandoli gravemente.
Ma gli skaters hanno preferito rivolgersi direttamente al sottoscritto per costruire non solo un intervento immediato di pulizia che l’AMIU ha realizzato in pochi minuti e che perfezionerà nelle prossime ore, al fine i consentire ai manutentori comunali di intervenire per ripristinare, ove possibile, lo skatepark.
Intanto appuntamento già fissato con i tecnici e con i ragazzi per la prossima settimana allo scopo di studiare un progetto di rifacimento dell’intero skatepark, preferibilmente con strutture più solide, magari costruite in loco e quindi più poderose. Ma è certo che anche l’occhio di una telecamera potrebbe servire per scongiurare tali atti inconsulti di cretini sempre all’opera, che alla fine negano ad un gruppo di giovani il diritto di utilizzare un impianto sportivo comunale, che è un bene pubblico da rispettare, oltreché obbligare l’Ente Pubblico a nuove spese per garantire il permanere dello stesso livello qualitativo di servizi.
Non sappiamo chi abbia combinato questo disastro, né se vi siano ragioni per il suo operato. Certo è che la nostra comunità non può accettare tali comportamenti e condanna con forza i protagonisti negativi di queste azioni inaccettabili e intollerabili.
 

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria

Fotografie di Albino Neri