Dopo la commemorazione di giovedì pomeriggio in Sala giunta a Palazzo Rosso con le testimonianze di profughi e rappresentanti dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sabato 12 febbraio sono proseguite al quartiere Cristo le celebrazioni per il ‘Giorno del Ricordo’. In via Vittime delle Foibe, nell’area di ingresso al parco del piazzale dell’Aeronautica (all’incrocio con via Nenni) il sindaco Piercarlo Fabbio ha inaugurato il sacello, realizzato da Amag. “Con una cerimonia semplice – ha sottolineato il primo cittadino - ma dall’importante significato. Un omaggio a quegli italiani che venivano considerati uguali a padroni e quindi a fascisti, portati, per questo, alla pulizia etnica. Quello delle Foibe è un crimine contro l’umanità, che noi vogliamo ricordare con qualcosa di tangibile. Un ricordo grave e greve”.
Poco lontano da lì, in via Esuli istriani, fiumani e dalmati nell’aiuola all’angolo con via Martiri della Benedicta è stato scoperto l’altro cippo, “per non dimenticare l’allontanamento obbligato di quanti erano indicati come nemici del popolo, arrivati da noi, in questa altra parte d’Italia, italiani tra gli italiani, accomunati tra loro e a noi attraverso i tre grandi collanti della religione, della scuola e dello sport. Anche il villaggio profughi, in fondo al rione, urbanisticamente corretto per l'epoca, tendeva a creare ghettizzazione sociale, ma loro sono stati più forti di tutto, insegnandoci l’importanza di ricercare un’integrazione davvero alta. Insieme alla via dedicata, questo sacello sta a sottolineare che siamo a metà del guado, è un riconoscimento a chi ci ha fatto un grande dono arricchendo la nostra comunità. Ci sarà poi anche un monumento con le pietre dell’Istria”. “Sono contento – ha commentato Monsignor Giuseppe Stanchi, durante la benedizione delle due piccole opere - che sia ricordato questo popolo meraviglioso. Negli anni Cinquanta ho conosciuto questi uomini e queste donne, i loro ragazzi e di loro ricordo che non hanno mai chiesto l’elemosina ma solo il rispetto. Il Signore ci aiuti perché tutto quel male non si ripeta più. Tutti preghiamo per la Patria”.