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30/01/2011

Giovanni Palatucci, Giusto tra le Nazioni

Terzo monumento dedicato alla Shoa e al martirio dei deportati. Nell'omonima piazza ricordato il questore di Fiume che salvò migliaia di ebrei

   

Giovanni Palatucci, Giusto tra le Nazioni

Alessandria, 27 gennaio 2011 - Monumento a Giovanni Palatucci

 

Il luogo in cui ci troviamo, la persona che commemoriamo e la solennità civile che ricorre oggi sono legati.
I motivi di questo legame si colgono meglio esaminando l'intima volontà che ha portato quest'area verde ad essere intitolata a Giovanni Palatucci.
La piazza è stata intitolata a questa fulgida figura su richiesta dell'allora Consigliere Comunale Piercarlo Fabbio.
La richiesta teneva conto della presenza, in questo quartiere, di un'Istituzione prestigiosa che è parte integrante del tessuto sociale e della cultura di Alessandria. Parliamo certamente della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato.
La figura alla quale intitolare questa piazza, forse la più grande della storia della nostra Polizia di Stato, quella che rappresenta in modo limpido i valori dello spirito di servizio, dell'altruismo, del coraggio e del sacrificio poteva essere solo quella di Giovanni Palatucci.
Un'altro Consigliere Comunale, fortemente legato al suo passato professionale svolto con la stessa divisa di Palatucci, propose all'Amministrazione Comunale di testimoniare la memoria e il sacrificio di Giovanni Palatucci con la messa a dimora, a fianco della targa a lui dedicata, della pianta simbolo della pace: l'ulivo.
La richiesta di Giuseppe Bianchini è stata accolta con piacere e dall'anno scorso a fianco della targa vediamo questa pianta secolare di ulivo.
Il Giorno della Memoria che viene celebrato ogni anno il 27 gennaio è stato voluto per ricordare lo sterminio del popolo ebraico e la deportazione, l'internamento e l'uccisione di militari e civili italiani nei campi nazisti.
Palatucci perse la sua giovane vita proprio dentro il Lager di Dachau dopo aver salvato dalla morte dentro ai campi di sterminio più di 5000 persone.
Ecco che si comprende il filo che lega alla commemorazione odierna, il luogo e il nome di questo eroe italiano.

Palatucci nasce a Montella nel 1909, compie gli studi in giurisprudenza e dopo il servizio militare entra nel 1936 come vice commissario nel corpo della Pubblica Sicurezza.
Nel 1937 viene trasferito a Fiume dove ricopre l'incarico di responsabile dell'Ufficio Stranieri della Questura. Diviene Commissario e poi Questore reggente. Nel novembre del 1943 col precipitare delle vicende belliche in Italia, comprende l'importanza della sua presenza alla questura di Fiume per assicurare il salvataggio di tanti italiani di religione ebraica.
Decide di far scomparire gli archivi relativi agli ebrei fiumani e attraverso contatti con la resistenza, l'aiuto dello zio Vescovo e di molti sacerdoti cattolici costruisce una rete segreta di contatti per sottrarre alla cattura e alla deportazione molti cittadini italiani di religione ebraica.
Alla fine scoperto viene arrestato da Kappler e trasferito il 22 ottobreb 1944 nel campo di sterminio di Dachau.
Giovanni Palatucci morì a Dachau all'età di 36 anni pochi giorni dopo la liberazione.
Lo Stato d'Israele ha decretato Palatucci come “Giusto tra le nazioni” riconoscimento che pochissimi uomini hanno ottenuto per le loro azioni contro lo sterminio e la Shoah.
E' medaglia d'oro al merito civile alla memoria e proclamato Servo di Dio dalla Chiesa Cattolica che ha iniziato nell'anno 2000 il processo di beatificazione della sua persona.


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