Dimensione del carattere 

Venerdì 10 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

Ricerca avanzata

29/01/2011

Mafalda di Savoia: la memoria degli angeli di pace

Deposta una corona al Monumento dedicato alla Principessa. Le donne: madri, figlie, sorelle e mogli, nelle tormentate vicende umane hanno portato sempre la parte più grande del dolore, spesso in silenzio.

   

Mafalda di Savoia: la memoria degli angeli di pace

Alessandria - Giorno della Memoria, 27 gennaio 2011 - Monumento a Mafalda di Savoia
 

Ci troviamo di fronte al Monumento inaugurato nell'anno 2001 dall'allora Sindaco Francesca Calvo, in ricordo di Mafalda di Savoia Assia.
Mafalda nasce a Roma nel 1902. E' la secondogenita di re Vittorio Emanuele III e della regina Elena del Montenegro. Già da adolescente manifesta un'indole dolce e sensibile e una grande passione per l'arte. Ma è la naturale propensione al volontariato benefico e la dedizione alla famiglia che la rendono figura tra le più amate della famiglia reale.
A Racconigi nel 1925 sposa il Principe Filippo d'Assia. Dal matrimonio nascono i quattro figli amatissimi della coppia.
L'ascesa del regime e la Guerra vedono Mafalda impegnata nel sostegno alla popolazione e ai soldati feriti.
L'armistizio dell'8 settembre del 1943 sorprende Mafalda in visita alla sorella Giovanna in Romania. Solo nel viaggio di ritorno verso Roma la principessa viene messa al corrente del precipitare della situazione in Italia dove, l'esercito viene disarmato dai tedeschi.
Invitata a rimanere rifugiata all'estero Mafalda decide invece di tornare a Roma per ricongiungersi con i figli custoditi in Vaticano da Monsignor Montini (il futuro Papa Paolo VI).
Al ritorno riesce solo a riabbracciarli brevemente prima di essere catturata con l'inganno dai tedeschi e trasportata in Germania.
Da Berlino verrà deportata nel Lager di Buchenwald nella baracca n. 15 sotto il falso nome di Frau von Weber.
Anche nel campo, nonostante le privazioni e i soprusi, la Principessa Mafalda, con grande dignità, riesce ad aiutare gli altri spesso privandosi di gran parte del poco cibo che gli è concesso.
Già debilitata per la detenzione viene gravemente ferita nell'incendio, a seguito di un bombardamento aereo, della sua baracca. Le ferite sono molto gravi e vengono volutamente trascurate dai carcerieri.
Solo dopo quattro giorni di terribili sofferenze e quando oramai le ferite si sono irrimediabilmente infettate, in una infermeria di fortuna viene operata e le viene amputato un braccio.
Con grande crudeltà i nazisti la abbandonano a se stessa dopo l'operazione e così, priva di cure, Mafalda di Savoia Assia muore dissanguata senza aver ripreso conoscenza.
Grazie al prete boemo Padre Tyl viene evitata la cremazione del corpo e la principessa viene sepolta in una fossa comune.
Alcuni marinai italiani assegnati alla sepoltura dei cadaveri di Buchenwald mantennero memoria del luogo e, alla liberazione, riuscirono a rintracciare la tomba.
La Principessa Mafalda riposa oggi nel piccolo cimitero degli Assia nel castello di Kronberg nei pressi di Francoforte.

Alla base del Monumento che troviamo qui di fronte a noi è iscritta la frase “agli angeli di pace”.
Le donne: madri, figlie, sorelle e mogli, nelle tormentate vicende umane hanno portato sempre la parte più grande del dolore, spesso in silenzio. Come gli angeli hanno pregato e vegliato sui loro cari sperando che il loro amore li riportasse alla serena quiete e alla pace delle case e delle famiglie.
In Mafalda di Savoia noi commemoriamo queste donne delle quali Lei sarà sempre un fulgido esempio.

 

Una corona d'alloro verrà deposta, dal Sindaco di Alessandria accompagnato dal Consigliere Comunale Carmine Passalacqua in rappresentanza dell'Unione Monarchica Italiana al monumento in Memoria della Principessa Mafalda di Savoia Assia.

 


Photogallery

           

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria