Intitolazione del campo Galimberti ad Elvio Banchero
20 settembre 2008

Togliervi l'emozione non posso, la commozione neppure, posso però accompagnarvi su un terreno di maggiore riflessione. Magari posso usare l'emozione degli altri per sottolineare che tutte le volte che parliamo di radici e di memoria non diciamo cose inutili, ma affermiamo le ragioni della nostra stessa intelligenza, delle nostre stesse caratteristiche, della nostra stessa identità, della nostra stessa capacità di appartenere a questa terra.
Probabilmente, quando si parla di alessandrinità, si intende questo e tutte le volte che ci chiedono che cosa sia l'alessandrinità, non possiamo rispondere in modo cosi inequivocabile, perché tanti sono i sentimenti e le emozioni e le questioni che fanno parte di questo patrimonio. Questo patrimonio oggi si estrinseca attraverso un volto, una storia ed una disponibilità di offrire uno spazio alla memoria di uno dei più grandi calciatori di Alessandria.
Insieme agli amici di CentroGrigio - un'associazione che nasce dal fatto che nel 2012 si celebreranno i 100 anni di nascita dell'Alessandria Calcio - stiamo cercando di fare qualche cosa che stabilmente ricordi la nostra grande tradizione e passione per lo sport più popolare: un museo dedicato al calcio.
Museo... non vi appaia come una parola che in qualche modo seppellisce la memoria, esso è un luogo ove la memoria si rianima e intorno al quale ci sono iniziative che si collegano al calcio dal punto di vista storico, dal punto di vista degli episodi da recuperare, dal punto di vista delle sequenze fotografiche o videografiche. Insomma iniziative che vedono rappresentata la passione di moltissimi alessandrini.
Il fatto che sia venuto qui l'onorevole Gianni Rivera non è episodio secondario. È un fatto importante che ci dà forza, che ci spinge a pensare nell'ottica di una tradizione che non si scolla mai, magari si allontana da Alessandria, ma non si scolla dalla nostra identità e che in più re-incolla altri pezzi della nostra tradizione. E uno di questi è certamente Elio Banchero.
Il museo del calcio, che è ormai impiantato nella nostra mente, dovrà essere realizzato in alcuni locali della ex caserma Valfrè e potrebbe diventare a mesi un realtà, magari una realtà un po' civettuola, che non ha ancora grandi spazi a disposizione, ma che segnala che c'è una grande passione che noi vogliamo documentare, che non vogliamo solo lasciare nelle vostre menti, nelle vostre intelligenze, nei vostri cuori, ma vogliamo che sia un elemento del patrimonio collettivo. Quindi il museo è uno sforzo che noi cercheremo di fare. Vediamo se riusciremo a condurlo in tempi rapidi.
Avere la volontà di volerlo realizzare è uno dei passi necessari per potere mettere la passione su un grande palcoscenico che è il palcoscenico della storia.

Piercarlo Fabbio
sindaco