Sabato 4 ottobre. San Francesco. Alessandria.

Anche quest’anno il Santo di Assisi, patrono d’Italia, è stato onorato presso i locali della scuola Giosuè Carducci di Alessandria. L’organizzazione dell’evento, ormai da una quarantina d’anni, viene svolta dal Movimento Cristiano Lavoratori e dai Padri Cappuccini di Alessandria, coadiuvati dall’associazione San Francesco.

“Non penso possa ritenersi soltanto un appuntamento ripetitivo – ha spiegato il Presidente del MCL, Piercarlo Fabbio – perché l’attualità del messaggio di San Francesco è incredibile. Poi c’è l’incontro del Santo con la città, che è assai interessante e da indagare ancora a fondo.”

Perché in effetti (gli storici non sono concordi sulla datazione) negli anni Dieci del 1200 – 1213 è l’anno più credibile – Francesco passa in Alessandria per predicare. Fonda una chiesa, che poi sarà terminata a fine sec. XIII, predica nella platea maior (l’attuale piazza della Libertà) davanti al Duomo di San Pietro, compie un miracolo (quello del cappone trasformato in pesce) e si narra che anche qui in Alessandria, converta una lupa ferocissima.

Lo ha ricordato Fabbio, ma anche Luigi Visconti, che ha riletto – per assonanza – il miracolo di Gubbio, mentre Padre Pietro, Guardiano del Convento di Alessandria e delegato del Vescovo, ha spiegato il carattere simbolico di questi gesti del Santo.

Hanno portato il loro saluto anche le autorità presenti – intervistate da Efrem Bovo, segretario provinciale del Movimento –: Anna Maria Gotta, per il Comune; Ernesto Berra, per la Provincia e il viceprefetto aggiunto Urso.

La cerimonia è terminata con la deposizione di tre composizioni floreali, portate da tre bambini, al Monumento del Santo mentre ammansisce la lupa.