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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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17/04/2007

Da realizzare subito: modifica della ZTL e della raccolta porta a porta

Terza parte dell'intervento di Fabbio. Perché occorre mettere buon senso in decisioni che non sono piaciute alla città

   

Da realizzare subito: modifica della ZTL e della raccolta porta a porta

Fin qui, vi ho detto di un punto ideologico, di due azioni strategiche e di due grandi progetti da attuare.
Una città non è però solo fatta di grandi cose, ma anche della vita di tutti i giorni. Una città non vive soltanto nella aspettative del suo stesso futuro, ma anche della quotidianità. Una città non deve solo avere una prospettiva, ma anche essere da subito abitabile, confortevole, a misura d’uomo. Per questa ragione, la terza iniziativa che prenderemo nei primi cento giorni sarà, semplicemente, quella di mettere il buon senso laddove questo è stato scordato, dimenticando di ascoltare l’opinione della gente. Io non dico che non si debbano prendere le decisioni, anzi, l’amministratore pubblico deve decidere, ma deve anche, prima di tutto, sapere ascoltare, ed eventualmente rivedere anche le proprie decisioni, se sono palesemente in contrasto con quelle della maggioranza dei suoi concittadini. In politica, vi sono soltanto due teorie che non hanno rispetto della volontà collettiva e popolare: la prima è la teoria dirigista, tipica del comunismo, e la seconda è quella dittatoriale. Cosa hanno in comune entrambe: entrambe pensano che il politico, poiché governa, decide per il bene ultimo e supremo, e le sue decisioni vanno rispettate poiché egli conosce il fine ultimo ed alto del suo agire, e agisce anche in disaccordo col popolo, per il bene stesso del popolo. Come dire, le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni!

In Alessandria vi sono 2 esempi di questo tipo, da correggere nei primi cento giorni. Il primo è quello della ZTL, il secondo quello della raccolta differenziata. La ZTL non funziona perché in una città come Alessandria, anziché chiudere una parte di città finisce per chiudere tutta la città! Occorre piuttosto fare una ZTL articolata a macchia di leopardo, con aree riservate ma tra loro interconnesse ed integrate. La ZTL è solo uno dei tanti elementi che devono ridurre l’inquinamento, ma non può essere l’argomento esclusivo né tanto meno un alibi per adottare politiche fintamente ambientaliste. Tali politiche, dimenticando che l’impatto ambientale nei moderni centri urbani è prodotto soprattutto dal riscaldamento delle abitazioni, giustificano scelte irrazionali che creano mostruose amebe le quali, inglobando aree sempre più ampie della città, alla fine ne soffocano, come è successo, lo sviluppo economico e commerciale. Semmai, per combattere l’inquinamento, occorre innovare i mezzi tecnologici di utilizzo dell’energia, seguire le indicazioni della comunità europea, passare dallo sfruttamento dell’energia del fossile a quello dell’impiego di altre fonti energetiche, come ad esempio quella della luce. Questo sì che significa fare una politica ambientale, nella quale deve per forza intervenire il pubblico, dato il differenziale dei prezzi tra le tecnologie. Quanto alla viabilità, il punto non è che noi siamo a favore delle auto nel centro storico, quanto il fatto che uno dei modi di non avere le auto per la strada non è solo quello di chiudere le strade, ma quello di fare parcheggi.
Farli, non cantierarli!

Il secondo esempio di intervento correttivo è sul dissennato ed indecente piano della raccolta differenziata. Se tutta Alessandria si lamenta, come si fa a pensare di aver ragione ad ogni costo? Soltanto una amministrazione comunale che non ha il rispetto del concetto di proprietà privata, può imporre la raccolta dell’organico nei cortili delle abitazioni, per di più a distanza di giorni, contro ogni evidente ragione di sicurezza e di igiene. Noi proponiamo che l’organico sia nuovamente tolto dai cortili dei nostri concittadini e rimesso sulla strada, e che venga raccolto ogni giorno, come in ogni paese del mondo civile!
Scusate, ma ho una sola domanda economica da porre all’attuale sistema: se il rifiuto, come io concordo, è una risorsa, perché la raccolta del rifiuto si mangia letteralmente il margine economico della raccolta stessa, l’operazione che senso ha?
Se l’obiettivo è realizzare una raccolta per filiere, occorre studiare la ragione economica ed ambientale per cui lo si fa, ed adottare una soluzione rispettosa del diritto privato, ed economicamente vantaggiosa, valutando anche l’analisi di moderni sistemi di post vagliatura presso la discarica.
Viabilità, ambiente, zona a traffico limitato. A tutti noi piace vivere in una città pulita. A patto, basta guardare altre città, di vivere anche in una città viva. (3. continua)


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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria