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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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22/04/2006

E va bene hanno pareggiato, ma qualcuno è stato sconfitto!

Alle politiche del 9 e 10 aprile qualcuno ha perso, ma non è necessariamente un partito politico. Qualche valutazione sui risultati della provincia di Alessandria

   

E va bene hanno pareggiato, ma qualcuno è stato sconfitto!

Un commento ai dati elettorali della provincia e del Comune di Alessandria risulta importante per evitare di vivere a lungo sulle impressioni a caldo. Forza Italia ha dedicato tre giorni a questo lavoro e probabilmente dovrà continuare per qualche tempo a valutare cosa sia effettivamente successo nel passaggio politico del 9 e 10 aprile. Perché, a guardare bene i risultati locali, nella loro serie storica, si individuano tanti e tali temi, che una sola riflessione sarebbe insufficiente. E soprattutto perché i presupposti di una buona riuscita della campagna per le amministrative 2007 passano necessariamente attraverso un’interpretazione attenta dei segni del passato.
Un primo aspetto è fornito dalla comparazione dei dati delle politiche 2001 e di quelle del 2006. La Casa delle Libertà con il vento in poppa del 2001 raggiunse i 151 mila voti in provincia. Un risultato mai più raggranellato nelle successive comunali (2002), provinciali ed europee (2004) e regionali (2005). Anzi, mediamente mancano all’appello, tra politiche e altre elezioni, circa 70 mila elettori alla CDL. Eppure nel 2006, pur con il fiato grosso di una rincorsa dai più considerata impossibile, la CDL raggiunge nuovamente 151 mila preferenze. Per l’esattezza 311 voti in più sul 2001.
È il livello più alto al quale può giungere questo raggruppamento, che comunque significa sopravanzare di quasi 5 punti l’Unione, oppure è solo un passaggio che stabilizza l’elettorato, in attesa di ritornare a godere di quella spinta che i Governi nazionali, in tutta Europa, non sembrano nutrire in questa fase?
Per ora si può dire che questa è la dimostrazione di una forte polarizzazione dell’elettorato. Ne è conferma il fatto che tre formazioni politiche – Fiamma Tricolore, i Radicali e Democrazia Europea – che nel 2001 avevano scelto l’equidistanza fra i due schieramenti in campo, nel 2006 si ricollocano e che la distanza con la quale l’Unione aveva subito la sconfitta nel 2001, si riduce per effetto del rientro di Radicali e Democrazia Europea nel centrosinistra. Con una differenza: Fiamma Tricolore, inserita nella CDL, in provincia dimezza i voti, segno di un netto sbilanciamento del centrodestra verso le formazioni moderate, mentre i radicali confermano la loro dimensione. Casomai – ce ne fosse ancora bisogno – la Rosa nel Pugno convalida la tesi che in politica due più due non fanno quattro: lo SDI (che militava nei Democratici di Rutelli nel 2001, ma che è titolare di un buon 2,5%) non assomma i suoi voti a quelli dei Radicali, anzi…
Il successo di Rifondazione Comunista e l’incremento del PDCI segnalano un ulteriore aspetto: nell’Unione è la sinistra a farsi maggiormente sentire. Molto più di quanto faccia la destra nella CDL. Lo sbilanciamento a sinistra dell’alleanza è dunque un dato assolutamente dimostrato dai risultati, non solo un’aspirazione alla polarizzazione dello scontro desiderata da Silvio Berlusconi.
Molti esponenti politici dell’area moderata del centrosinistra non hanno, infatti, fatto a meno di segnalare come la battaglia campale Berlusconi-comunisti abbia finito per incentrare l’attenzione proprio su tali formazioni e per far perdere le tracce di altri. Sopra tutti della Rosa nel Pugno, che rimane, pur se minimizzata nel risultato, il vero elemento di novità proposto dal centrosinistra all’elettorato. A ciò si aggiunga che la carica di conservazione del centrosinistra è stata elemento di rassicurazione proprio di coloro che oggi vedono i partiti dell’area moderata ostaggio degli estremismi, dei giacobinismi e dei radicalismi. È un’area che con il proprio voto voleva sbilanciare verso il centro l’Unione, ma ha perso. Forse sono proprio questi cittadini gli sconfitti di un’elezione dove i grandi poli hanno pareggiato.

 

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria