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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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14/03/2006

La caduta del Muro di Berlino? Meglio il raffreddore di Breznev!

Il centrosinistra compatto respinge un ordine del giorno della Casa delle Libertà teso a ricordare il grande evento del 1989, come simbolo della libertà e della caduta di ogni totalitarismo.

   

La caduta del Muro di Berlino? Meglio il raffreddore di Breznev!

La maggioranza di centrosinistra che regge il Consiglio comunale di Alessandria non ci ha pensato due volte e ha deciso di votare contro la storia, anche contro la sua stessa storia. Giaceva, infatti, lì da qualche mese il documento presentato dalla Casa delle Libertà, che, partendo da una legge dello Stato, voleva che l’Amministrazione Comunale, ogni 9 di novembre, sapesse ricordare la Caduta del Muro di Berlino, come evento simbolo della Libertà. E voleva che l’Amministrazione pubblica, che è di tutti i cittadini, si attrezzasse per ricordare nelle scuole un evento storico che ha segnato la fine della guerra fredda, dei regimi comunisti che hanno soggiogato buona parte dell’Europa per 70 anni, di una tensione a livello planetario che ha rischiato più di una volta di creare le condizioni per un conflitto atomico su base mondiale. Voleva che un’Amministrazione che si regge con le risorse che conferiscono tutti i concittadini riconoscesse in questo evento simbolo la caduta di tutti i totalitarismi che hanno caratterizzato il XX secolo: il fascismo, il nazismo e il comunismo…
E invece no. Nessun riconoscimento e ancor più nessuna pietà per una storia che ha travolto comunisti e comunismo. Nessuna misericordia per costituzioni che hanno bandito fascismo e nazismo. Nulla, se non un bislacco e anacronistico, ultimo tentativo di chiamarsi fuori dal tempo. La Caduta del Muro? Un episodio, sì, importante, ma pur sempre un episodio, fra tanti altri. Volete mettere il raffreddore di Breznev? Il testo dell’odg che richiama come vi siano tanti paesi nel mondo che sopportano regimi comunisti tutti su base dittatoriale bollato come semplicemente strumentale (perché raccontare la verità non politicamente corretta dalla sinistra è strumentale?). Il comunismo? Un afflato ideale e non un’ideologia che ha prodotto decine di milioni di morti, che ha negato e nega ogni giorno la libertà a miliardi di persone… No, la progressista maggioranza di centrosinistra non ha avuto bisogno di pensare. Ha tentato, per quanto possibile, di procrastinare la discussione, poi, costretta dall'incalzare della procedura consiliare, ha deciso compatta: no, non si può, vietato, verboten. Proibito parlare della storia, se questa non è governata e rimodulata dalla sinistra, dai suoi cattivi maestri del pensiero, che ci hanno messo cinquant’anni a squarciare il velo sulle Foibe, e quasi sessanta a ricordare il sangue dei vinti, senza neppure esserne convinti, e chissà quanto ci metteranno ancora a mettere in soffitta i falsi eroi della loro formazione politica, costruiti con la certosina pazienza della disinformazione quotidiana. Chissà…
Ma qualcuno potrebbe dirci: e cosa c’entra il muro di Berlino con i parcheggi, gli asfalti, le strisce pedonali, i piani regolatori, i bilanci ed altri ammennicoli amministrativi al quale è adibito il Comune? Rispondiamo con un’altra domanda: ma Forse è meglio rispondere a questa seconda questione, prima di inoltrarsi oltre.

 

 

Piercarlo Fabbio

 

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