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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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20/07/2005

Tra partito unico e Stati Generali: Forza Italia nel suo Piemonte

Consiglio Regionale degli azzurri a Villa Gualino il 15 luglio scorso. La sintesi dell'intervento di Piercarlo Fabbio

   

Tra partito unico e Stati Generali: Forza Italia nel suo Piemonte

Si è riunito venerdì 15 luglio, a Villa Gualino, in Torino, il 3° Consiglio Regionale di Forza Italia. Piercarlo Fabbio ha preso la parola nel dibattito ed ha affrontato due questioni particolarmente attuali: il partito unico e gli Stati Generali degli azzurri in Piemonte. Ecco il testo di sintesi dell’intervento:

 

Al 3° Consiglio Regionale di Forza Italia, svoltosi a Villa Gualino in Torino, pochi giorni fa, è emersa una dicotomia probabilmente insanabile tra coloro che pensano a Forza Italia come partito e coloro che, animati dall’emergenza elettorale delle politiche 2006, sono in tutt’altre cose affaccendati. Cioè pensano ad utilizzare l’utilizzabile del movimento o del partito azzurro in una dimensione più consona ad un comitato elettorale. Così al palco di una sala stanca ed accaldata, per cercare di dare una mano a Guido Crosetto nell’individuare un percorso condiviso, si sono alternati interpreti dell’una o dell’altra posizione senza soluzione di continuità.

Scarne, ad esempio, dopo la lezione di Luca Ricolfi avvenuta ad inizio seduta, le notazioni sul partito unico, che avrei preferito più folte ed intense.

Bene, allora forse una provocazione si impone, sia per coloro che credono nel soggetto unico ed unitario, sia in coloro che preferiscono percorrere un bipolarismo più cauto e meno bipartitico.

Occorre innanzitutto non perdere di vista l’emergenza, ma, nello stesso tempo, evitare di non avere un destino, di non costruirsi un futuro.

Così ho usato un ragionamento che ama proporre Papa Benedetto XVI, contrapponendo la presenza del Cristo tra noi al pensiero di matrice illuminista, razionalmente ateo. Veluti si Deus daretur, fate come se Dio vi fosse, anche se non ci credete.

Senza essere blasfemo, il metodo suggerito è lo stesso: fate come se il partito unico ci fosse (o ci dovesse essere), pur se non siete convinti che si faccia.

Un primo risultato sarebbe quello di partecipare alla sua creazione o al suo fallimento, ma non mancando di essere protagonisti del proprio destino e senza sempre pensare che Berlusconi, nei panni del grande prestigiatore, possa da un momento all’altro sovvertire la congiuntura sfavorevole con un grande colpo di teatro. È ben altra prospettiva quella di affrontare dal basso questioni così essenziali per il futuro politico di un’intera area di consenso, che oggi fa riferimento al centrodestra, ma che ha dimostrato, negli ultimi passaggi elettorali, di non provare più quell’entusiasmo coinvolgente che segnò i successi del 1994 e del 2001.

Ecco una possibile scaletta, dunque: il discorso sul patrimonio valoriale; quello sui modi di stare insieme pur provenendo da mondi, esperienze e formazioni diverse o da aree ideali storicamente non amalgamabili; quello della leadership distinta dalla premiership; quello dell’organizzazione per correnti ideali degli ordinamenti interni.

Bene, questi appuntamenti di un’immaginaria agenda potrebbero essere completamente travasati in quell’iniziativa che a Settembre vuol sancire la ripartenza di Forza Italia in Piemonte – ed in una nuova dimensione, soprattutto – e che è stata soprannominata Stati Generali.

Anche in questo caso occorrono altri fattori per costruire un evento che non sia una pura kermesse: i luoghi, ad esempio, ove esercitare i ragionamenti; le persone, intendendo con ciò non solo l’adesione dei soliti noti, ma soprattutto la ricerca dei mondi perduti da riconquistare; i percorsi, perché l’Assemblea è una possibile medicina, ma articolazioni minori potrebbero essere rimedi più redditizi; le risultanze attese in termini di ordinamenti e funzioni organizzative, oltre ché di idee per una Regione, per una città ovvero per tante, diverse ed uguali città della nostra indispensabile identità piemontese.

 

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria