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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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08/12/2010

Fabbio: 90 milioni per rilanciare Alessandria

Si sperava di più nel 2010, ma la crisi ancora si fa sentire e la ripresa è timida. Eppure il Comune è riuscito, negli ultimi giorni di novembre, a definire questioni e a prendere decisioni che riverseranno investimenti cospicui in città. Come mai è successo nel passato

   

Fabbio: 90 milioni per rilanciare Alessandria

È vero, speravamo di più da questo 2010. Eravamo quasi certi che la crisi si arrestasse e partisse, vento in poppa, la ripresa. Eppure durante l’anno anche gli analisti più inclini all’ottimismo avevano corretto in negativo le loro stime. Ma che fare? Riparametrare ogni cosa o continuare con una filosofia che aveva comunque dato i suoi frutti: evitare di farci schiacciare dalla crisi, rallentare il risanamento del Comune, continuare con il perseguimento di entrate straordinarie e generare nuovi investimenti in opere pubbliche da collocare sul territorio, al fine di mantenere uno standard accettabile per molte famiglie, chiedendo magari alle famiglie stesse qualche sforzo in più per compensare i costi crescenti dei servizi resi alla municipalità.
E così abbiamo deciso di fare, nonostante fosse palese il rallentamento della ripresa: troppo timidi i segnali per pensare che il biennio 2009-2010 avrebbe alla fine fatto registrare un’improvvisa inversione di tendenza. Eppure la rigenerata presenza delle nostre imprese sui mercati internazionali ci fa ben sperare, pur se ondate di paura, quasi di sgomento ci colgono per i fenomeni finanziari speculativi che investono il sistema planetario. Sembrano lontane, ma qualche conseguenza sul sistema locale la creano e vi è il timore di dover ancora scalare posizioni, anziché iniziare decisamente a crescere. Replicare il sistema Alessandria, nel sistema Italia così movimentato, pare, per ora, essere una delle poche condotte possibili. In caso contrario, una eccessiva contrazione dell’investito finirebbe per sottrarre al territorio occasioni di rilancio e di ripresa che un Comune capoluogo non può consentirsi.
C’era una strada parallela, pur nella consapevolezza che la minimizzazione di risorse è un fenomeno diffuso. E anche quella, per prudenza, abbiamo condotto con risultati ottimi da riversare sulla nostra comunità. Una continua promozione della nostra città, probabilmente in controtendenza con chi preferisce, quotidianamente, sottolinearne gli aspetti negativi, anche quando questi sono talmente minimi e puntuali da reggere a malapena un trafiletto di giornale.
Gli ultimi dieci giorni di novembre hanno fatto sì che si portassero a compimento molti processi messi in azione durante l’anno e che la naturale stanchezza per aver resistito alla crisi nei suoi momenti più alti, non finisse per travolgerci proprio nel momento in cui la città più aveva bisogno delle nostre forze. Del resto ad un Amministratore pubblico si chiedono molte cose, ma un Sindaco deve sapere quando è il momento di chiudere i percorsi e di mettersi a disposizione della sua comunità.
Snocciolo come in un rosario le cifre di questo prodigioso fine novembre. Eccole, legate ognuna ad un episodio amministrativo: si è conclusa positivamente la conferenza dei servizi per l’ulteriore messa in sicurezza del nodo idraulico. Indipendentemente dal fatto che aumentare il tasso di sicurezza reale della nostra piana dalle esondazioni fluviali è già di per se stesso azione meritoria, le cifre messe a disposizioni da AIPO, oltre 15 milioni di euro, sono di tutto rispetto. Entro la Primavera verranno assegnati i lavori.
Si è anche in fase di avanzato svolgimento delle procedure connesse all’appalto per la costruzione del onte Meier. Sono a disposizione 18,2 milioni di euro, anche se pare certo che se ne riusciranno a spendere di meno per effetto dei ribassi d’asta.
Nei giorni scorsi, dopo una prudente e defatigante conciliazione fra aziende in conflitto fra loro, lanciata dal sottoscritto, al fine di trovare una transazione che consentisse alla città di avere un’opera di primaria importanza come il parcheggio sotterraneo di piazza Garibaldi, si è sbloccato il nodo al Consiglio di Stato con il ritiro del ricorso. Ciò consentirà di partire al più presto anche con quest’opera, che prevederà contestualmente il restyling di alcune vie (XX settembre, Savona, Lanza, Borsalino) che conducono o si dipartono dalla piazza, con un importo intorno ai 15 - 16 milioni di euro.
Dopo le incertezze per l’applicazione del cosiddetto federalismo demaniale, essendo ormai deciso lo Stato ad escludere dal trasferimento agli Enti Locali i beni sottoposti a precedenti protocolli d’intesa fra l’Agenzia del Demanio e i Comuni, ho ormai deciso di riprendere la procedura di acquisto della ex caserma Valfrè. Abbiamo bisogno di accelerare il percorso di acquisizione in proprietà dell’immobile per favorire la nascita del campus universitario e la razionalizzazione delle sedi di alcuni servizi comunali, nonché l’organizzazione di una nuova viabilità della zona. Il Comune definirà nei prossimi giorni la provvista finanziaria per procedere al pagamento della prima rata dei 15,5 milioni complessivi di costo dell’ex caserma.
Anche l’AMAG opererà con nuovi investimenti sulla città: mancano ancora i collettamenti fognari di San Michele, Astuti, Osterietta, che si è deciso di finanziare e la nuova società “Alenergy” (insieme ad Aral) che produrrà energia da fonti rinnovabili, svilupperà i primi finanziamenti per il turbo espansore, l’impianto di biodigestione dei fanghi da depurazione delle acque e recupererà il biogas dalla discarica di Castelceriolo per produrre energia elettrica. Un plafond di investimenti che rasenterà i 20 milioni di euro, in attesa che il progetto “Frascheta” di risanamento delle acque inquinate e di depurazione delle acque nere, veda il necessario accordo di programma per incanalare risorse che oggi sono stimate intorno ai 50 milioni di euro.
Se escludiamo quest’ultimo progetto e sommiamo ciò che si è già deciso, rasentiamo investimenti per circa 85/90 milioni di euro. Il paragone potrebbe andare ai fondi per la ricostruzione post alluvionale della città, che, tradotti in euro, raggiunsero i 70 milioni circa.
E tutto sfruttando a fondo le possibilità più ampie che le leggi attuali offrono: project financing (compresa la piscina coperta di Concerto Al Piano in via Bensi e della Moisa), cofinanziamenti, risorse proprie, permute di immobili e alienazioni di beni, interventi delle partecipate in nuovi comparti, investimenti di enti terzi.
Un modo per rispondere alla crisi e non perdere la tensione nei confronti dell’ancora troppo timida ripresa, una volta di più imbracciando la nostra memoria e cercando profondità nel futuro, fuori da ogni pessimistica rassegnazione. Un buon modo per avvicinarci al Natale.

 

 

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria