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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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03/04/2009

Se la Provincia non serve ad Alessandria, tanto vale abolirla!

Negli ultimi anni il centrosinistra provinciale ha pensato che un continuo conflitto con il Comune di Alessandria fosse una buona politica. Invece si è dimostrato un fallimento. Ecco le ragioni che il Sindaco di Alessandria propone e l’impulso ad un’azione del centrodestra che deve far diventare centrale il capoluogo.

   

Se la Provincia non serve ad Alessandria, tanto vale abolirla!

A cosa serve la Provincia? Beh, miglioro la domanda: a cosa serve la Provincia per un capoluogo come Alessandria?
Se a nulla servisse, come è praticamente stato negli ultimi anni quando il centrosinistra che governava Palazzo Ghilini ha pensato che contrapporsi continuamente al centrodestra che guidava Palazzo Rosso fosse un atto doveroso di politica, anziché un grossolano errore istituzionale, mi schiererei immediatamente fra coloro – e sono tanti – che chiedono l’abolizione di questo ente. Invece credo che una collaborazione possa ancora, magari in extremis, essere tentata, perché vedo una possibilità in più per la mia città, una opportunità di avere un partner per lo sviluppo di Alessandria. Non saprei che farmene io – e tantomeno gli alessandrini – di un ente intermedio che ponga alla mia azione altri lacci e lacciuoli, altri controlli, altra burocrazia, altra confusione di competenze, altro teatrino della politica a scapito della velocità delle decisioni, della semplificazione dei processi. Inutile mettere su ogni decisione quattro occhi, di cui due servono solo per trovare impicci e non soluzioni migliori.
In questi anni è stato così. Visto che ci siamo, è parso che dicessero gli esponenti del centrosinistra della Provincia, tanto vale che complichiamo un po’ la vita al Comune capoluogo. Esempi? Ce ne sarebbero molti. Quello che mi pare più emblematico è costituito dalla variante alla ex Statale 10 nel tratto tra Spinetta Marengo e Alessandria. Si sa che la Provincia ha un bel progetto; una strada che parte da Castelceriolo e si collega con la tangenziale. Corre parallela all’attuale arteria, che ha ancora bisogno di miglioramenti per essere considerata efficiente, specie alla luce dello sviluppo oltrebormida a cui il Comune sta pensando (ex zuccherificio, ipermercato in zona D5, impianti di depurazione delle acque e altro ancora). Ma l’opera ha una controindicazione: ha un costo proibitivo. Veramente ne ha anche un’altra: il Comune, da anni pensa di costruire un secondo ponte ed una strada di collegamento interno che colleghi il costruendo svincolo della tangenziale di corso Romita con l’abitato di Spinetta Marengo.
Bene, occorreva fare un gesto di generosità. Ho sospeso il nostro progetto di strada interna per appoggiare quello della Provincia. Mi pareva che in periodi di contrazione di risorse, se avessimo potuto assommare i nostri denari a quelli della Provincia, avremmo fatto meglio e prima. Eppure, appena dichiarata questa disponibilità, quasi per miracolo, la Provincia ha finito per non più pensare al suo progetto, costoso, sì, ma funzionale, quasi che l’aiuto del Comune non fosse gradito. Sembrasse un indebita ingerenza in affari altrui.
Intromissione? Quale? Quella di pensare di fare il bene di Alessandria? Quella di accelerare un’opera indispensabile? Quella di ragionare fuori dagli schemi delle appartenenze politiche per far crescere la città? Certo non per questo, ma solamente per impedire che si dovessero dividere i meriti. E per ora la Provincia preferisce tenersi le critiche di pigrizia, di poltroneria, di inattività.
Ho fatto solo un esempio, per brevità, ma per raccontarvi il clima che non voglio. Invece voglio che il capoluogo sia trattato come tale, cioè come centro di molte attenzioni. E visto che la Provincia ha competenze limitate e non si occupa di tutto come spesso accade ai Comuni, veri punti di riferimento per i cittadini ad ogni ora di ogni giorno, è giusto che giungano da Alessandria proposte chiare e nette sul suo ruolo.
Sono convinto che sul piano dei collegamenti viari la Provincia di domani possa fare un’azione intelligente e sono disposto ad aiutare il governo di Palazzo Ghilini solo se metterà al centro di ogni suo ragionamento Alessandria, solo se la doterà di strade migliori, senza chiudere al traffico i ponti all’ultimo momento, quando ormai da lustri si sa che hanno bisogno di manutenzione, rendendo ancor più difficile raggiungere il capoluogo, tanto per fare un esempio di questi giorni.
Sono disposto ad aiutare una Provincia che la smetta di sentirsi in obbligo di equilibrare le sue politiche nei centri zona e magari dimenticarsi troppo frequentemente di Alessandria, ritenendo che indebolire il capoluogo serva a rafforzare meglio l’insieme. Ma non serve ad Alessandria una Provincia che – come fatto finora – escluda il più delle volte Alessandria dalle sue azioni positive.
Lo dico con il grande rispetto che porto alle importanti realtà cittadine della provincia, che hanno certo necessità di attenzioni e di sviluppo, insieme con la consapevolezza di avere al mio fianco tantissimi alessandrini. E chiedo che il centrodestra abbia il coraggio di scegliere la strada dello sviluppo del capoluogo, come motore della crescita provinciale. Senza se e senza ma!

 

 

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria