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Sabato 18 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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01/10/2006

Travolti da una forsennata passione per Alessandria

Il Centrodestra si ritrova compatto a Betania per un seminario programmatico in preparazione alle elezioni amministrative del 2007. Molte le valutazioni interessanti ed alcune idee nuove...

   

Travolti da una forsennata passione per Alessandria

Dalle parti della CDL avevano promesso “Passioni, riflessioni, decisioni per Alessandria”. E i Presidenti dei gruppi consiliari comunali e provinciali del capoluogo si erano messi a lavorare di gran lena per questo appuntamento. Gli ingredienti erano stati studiati con accuratezza: evento a porte chiuse, un luogo come Betania che ispira al ragionamento, più che alla polemica, quasi un convento, insomma; pubblico sceltissimo composto da eletti, responsabili di partito e candidati in pectore alle prossime amministrative di Alessandria, temi programmatici vasti con una scaletta preparata da Piercarlo Fabbio e ispirata al programma del centrodestra per il quinquennio 2002-2007, che prevedeva uno sviluppo per Alessandria che la Giunta di centrosinistra manco si è sognata di realizzare; una lectio magistralis del prof. Alberto Mina, direttore Relazioni Esterne della Regione Lombardia e Consigliere Comunale di Torino, sulla “politica per lo sviluppo della persona e della società”; una conduzione “extra moenia” di Efrem Bovo, direttore del portale relazionale Gli eletti.it; un programma di lavori che dalle prime luci della sera si è irradiato fino alla notte. Ma soprattutto una CDL unita negli intenti, serena e tranquilla al proprio interno al punto tale da non ritenere più un problema la questione del candidato a Sindaco, che tanto aveva impegnato le truppe dei partiti locali nelle ultime amministrative comunali, presente in tutte le sue componenti (FI, AN, Lega Nord, UDC, Nuova DC, Nuovo PSI, Indipendenti), nonostante la giornata fosse zeppa di avvenimenti concomitanti.
“Abbiamo fatto gli esercizi programmatici, del resto a Betania… – scherza Fabbio -, ma è consapevole del successo dell’iniziativa, che “doveva essere per pochi, quasi un seminario di persone intorno al tavolo, un think tank, un pensatoio della libertà ove si sarebbero confrontate idee ed esperienze su Alessandria”, invece iresponsabili non sono riusciti a frenare le richieste. Oltre cento persone hanno reclamato di partecipare e, dopo le prime resistenze degli organizzatori, gli inviti sono stati ristampati e fatti pervenire ai richiedenti.
Nessun palco, però, nessun distacco. La Sala grande della struttura, immersa nella collina tra Alessandria e Valenza, è stata trasformata in una sorta di anfiteatro e tutti hanno potuto partecipare senza barriere. Così Efrem Bovo ha veramente faticato a condurre il dibattito. I sette minuti a testa iniziali hanno dovuto essere ridotti fino ai due degli ultimi relatori e le conclusioni dei capigruppo Ulandi, Grassano, Maconi e Fabbio sono slittate alle 23.30.
Del resto 27 relazioni ammesse (Botta, Robutti, l’ispiratore dell’incontro, De Ambrogio, Ciccaglioni, Lumiera, Priano, Bonadeo, Ravetti, Rovito, Curino, Cavallera, Bianchini, Bocchio, Mancuso, Lumi, Borrello, Bobbio, Locci, Foresto, Cellerino, Sacco, Allegri, Ferrero, Conte, Tortorici, Vandone, Stradella, oltre ai capigruppo) e molte altre rimandate ad incontri tematici, dimostrano come “passione e razionalità si siano integrate” dice Efrem Bovo. Molte le proposte sul futuro della città, come, ad esempio la promessa di smontare l’attuale ZTL e di ripensarla a misura di Alessandria sul concetto della Mobilità Urbana sostenibile richiamato da Cavallera, oppure la questione connessa al recupero dei contenitori militari, dove il governo pubblico delle destinazioni d’uso deve coniugarsi con una forte iniziativa imprenditoriale in una dimensione dove vi sia “più mercato e meno Comune”, oppure ancora i ragionamenti sulla semplificazione delle procedure burocratiche come atto dovuto alla libertà dei cittadini e l’abbattimento dei costi della governance attuando economie di scala nelle partecipate moltiplicatesi nell’ultimo quinquennio e quello della tassazione, riducendo l’ICI prima casa al minimo del 4 per mille. Su tutte lo sviluppo con il rilancio equilibrato di Alessandria oltre la costrizione di Tanaro e Bormida.
“Ma occorre anche una politica nuova per i sobborghi” ha ricordato Stradella, mentre i Presidenti delle Circoscrizioni hanno reclamato maggiori poteri. Una promessa che i capigruppo Maconi e Grassano, nella sintesi, hanno ribadito: “ci saranno più poteri decentrati” e soprattutto, ha concluso Fabbio “i nostri concittadini diverranno i primi consulenti della pubblica amministrazione, perché non si può governare la partecipazione come ha fatto la Giunta in carica, ma bisogna mettere a disposizione gli strumenti di partecipazione affinché l’istituzione comunale si arricchisca dei pareri, delle istanze, delle proposte di cui Alessandria è ricca”.
Il centrodestra, dunque, è stato travolto da una forsennata passione per il capoluogo, e vuol esserne il motore del prossimo futuro.


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