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Sabato 18 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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21/02/2006

Qualche numero per le elezioni di aprile

Nello spiegare il nuovo sistema proporzionale, Fabbio, Boldi e Stradella, propongono riflessioni e simulazioni sui risultati delle politiche 2001 e delle europee 2004. Come il nuovo meccanismo elettorale ridistribuisce i seggi alla Camera. Diverso il discorso per il Senato.

   

Qualche numero per le elezioni di aprile

Come saranno i risultati delle elezioni politiche in Piemonte? Questo nessuno lo può dire con certezza, anche se oggi è possibile verificare almeno come, applicando il nuovo sistema elettorale ai vecchi risultati – a Forza Italia in Alessandria hanno utilizzato i risultati delle elezioni politiche del 2001 e quelli delle europee 2004 – potrebbe cambiare la situazione. Lo ha spiegato Piercarlo Fabbio, durante la serata che la Casa delle Libertà ha dedicato al tema: “Ritorna il proporzionale: più democrazia nel Paese?", svoltasi alla sala riunioni della Circoscrizione Nord, in viale Teresa Michel ad Alessandria, davanti ad un foltissimo pubblico presente, lunedì 20 febbraio ad iniziare alle ore 21. Quali le risultanze? Se si fosse votato nel 2001 con il Proporzionale, nella Circoscrizione Piemonte 2, la Casa delle Libertà avrebbe realizzato 13 seggi (contro i 20 raggiunti con il maggioritario) mentre l’Unione sarebbe passata da 3 a 9. “È l’effetto distributivo del proporzionale – spiega Fabbio – rispetto a quello concentrativo del maggioritario, non a caso nel Piemonte 1, la CDL realizzerebbe 12 seggi contro gli 8 del maggioritario e l’Unione perderebbe, invece, 5 seggi”. Il problema non è quello di “simulare per verificare la diversità dei sistemi, quanto, ad esempio, spalmare sui partiti un voto già effettuato – quello delle europee ad esempio – tanto per avere un’idea di come affrontare le elezioni”. Così Fabbio, durante la serata, ha presentato questo panorama per il Piemonte 2: Forza Italia 7 seggi, AN 2, Lega Nord 3 seggi, Udc e NPSI 1 seggio a testa. Per il centrosinistra: Uniti nell’Ulivo 5 seggi, Rif. Com. 1 seggio, Federazione Verdi 1 seggio e Comunisti Italiani 1 seggio. “Sono proiezioni forse un poco ottimistiche – ha voluto segnalare l’on. Franco Stradella – ma che descrivono come il proporzionale potrebbe veramente rivoluzionare il panorama dei 22 deputati delle 7 province del Piemonte, che compongono la circoscrizione. Poi ci sarebbe da verificare il Senato, che potrebbe veramente essere l’elemento determinante di queste elezioni”. In effetti sono molti a ritenere che la Casa delle Libertà sia favorita al Senato, per effetto del riparto regionale dei voti, non nazionale come avviene alla Camera, “anche se – ha continuato l’on. Stradella – è difficile pensare ad una forte contrazione del voto nelle Regioni rosse come Toscana ed Emilia Romagna”. Certo che il sistema proporzionale potrebbe avere un effetto positivo sulla partecipazione al voto: “il ritorno ai simboli di partito – spiega la sen. Rossana Boldi – accentua il senso di appartenenza ad una bandiera e spinge al voto alcuni segmenti di elettorato, che invece, nel candidato unico, finiscono per non trovare soddisfazione piena”. Al termine degli interventi dei relatori si è sviluppato un breve dibattito, che ha messo in luce alcuni aspetti dell’attività governativa del Presidente Berlusconi e della Casa delle Libertà.


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