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Sabato 18 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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13/06/2005

Alcune ragioni di un non voto

Perché nel referendum sulla procreazione medicalmente assistita hanno stravinto gli astensionisti

   

Alcune ragioni di un non voto

La vittoria degli astensionisti – che poi finivano per essere paragonabili in termini di merito a coloro che hanno votato “no” – è netta e dichiara più di una questione:

 

a) i quesiti erano troppo complessi per essere trattati da uno strumento manicheo come il referendum abrogativo e comunque il vero problema di principio, cioè la difesa della vita fin dal suo concepimento, finiva per essere fortemente camuffato da metodiche di tecnicha fecondativa medicalmente assistita;

 

b) nel tentativo di volgarizzare la materia – complicata al punto che la stessa comunità scientifica è divisa e contrastata – si sono raccontate mirabilia sulle proprietà taumaturgiche delle risultanze della ricerca sugli embrioni soprannumerari, producendo nell’opinione pubblica ulteriore confusione;

 

c) il risultato dichiara che la dicotomia fra cattolici e laici o è saltata o non si è neppure realizzata. I cittadini hanno deciso di agire come tali e al di là delle loro convinzioni religiose, quindi con spirito laico, con assoluta libertà. Insomma hanno evitato accuratamente i fomentatori di guerre di religione

 

d) ci sono sconfitti, certo. Sono il sistema di radicalizzazione dello scontro su materie ove serve grande equilibrio ed anche la consapevolezza che, trovandoci in una situazione di grande e rapida evoluzione, la legge 40, più di altre norme, dovrà essere monitorata e sottoposta ad una manutenzione razionale e prudente. Il principio di precauzione applicato qui dai cittadini, dovrà essere una regola d’intervento anche da parte del Parlamento. Un Parlamento, comunque, che si è visto d’un colpo rafforzato il proprio ruolo.

 

e) La Chiesa e la sua influenza sulla società. Per aborto e divorzio non è stato così. Sono passati quasi trent’anni. Allora il referendum era vissuto come uno strumento per sciogliersi dalla costrizione della partitocrazia poco permeabile ai processi di democrazia diretta. Oggi, probabilmente, lo strumento è obsoleto o viene utilizzato in maniera marcatamente politicizzata e la spiritualità insita in una società dove impera il relativismo etico si sta nuovamente facendo spazio. L’uomo è anche anima e non solo positivismo tecnologico.

 

f) Le motivazioni etiche non sono state così residuali in coloro che sono andati a votare. Il quarto quesito, che avrebbe permesso la fecondazione eterologa è quello che ha preso meno “sì”.

 

g) Ci sono vincitori, certo. Sono coloro che hanno interpretato la libertà di scelta del cittadino come elemento dirimente della opzione voto-non voto. Da questo punto di vista il centro-destra ha saputo interpretare meglio il bisogno di libertà e di riservatezza che i cittadini chiedevano, respingendo l’ingerenza delle forze politiche che avevano già fatto la loro parte in Parlamento.

 

 

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria