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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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29/05/2005

Vita ai voti? No dall'Europa

Sintesi della videoconferenza con Mario Mauro e Giorgio Salina. Quando la violenza prevale sulla ragione. Anche Giovanni Paolo II denunciato alle alte istituzioni della giustizia europea

   

Vita ai voti? No dall'Europa

Giovedì 26 maggio, nell’ambito del dibattito pre – referendum che si sta progressivamente ampliando, la nostra città ha avuto un’opportunità finora unica: infatti, presso i locali della Provincia in Via Galimberti, sono stati ospiti in video conferenza da Bruxelles il Vicepresidente del Parlamento Europeo, On. Mario Mauro, ed il rappresentante della Nunziatura Apostolica presso le istituzioni europee Giorgio Salina.

La tavola rotonda, dal titolo avvincente di “Piccole persone crescono”, è stato promossa, all’interno dell’iniziativa “Gli incontri del villaggio”, dal Gruppo Consiliare Provinciale di Forza Italia, dal Movimento Cristiano Lavoratori, dall’Ass. Genitori Scuole Cattoliche e dalle Famiglie per l’Accoglienza.

Alcuni rappresentanti delle associazioni promotrici, insieme ad altri ospiti e giornalisti, hanno avuto così l’opportunità di rivolgere a Mauro ed a Salina le domande che più avevano a cuore su tutti i temi attualmente al centro del dibattito. Presieduti dal Consigliere Comunale di Alessandria, Teresa Curino, hanno partecipato: Ugo Cavallera, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Provinciale; l’on. Franco Stradella, Presidente INCE; Piercarlo Fabbio, consigliere generale MCL Italia; Alfonso Conte, responsabile AGESC scuole Maria Ausiliatrice; Isabella Canotto, responsabile Famiglie per l’Accoglienza; Piero Ferrero e i giornalisti Adriana Savorelli (Radio Voce Spazio) e Paolo Allegrina, direttore di Giornal.it

Un folto pubblico ha seguito la videoconferenza, collegato in audio-video nel salone del piano terreno della stessa sede.

L’on. Mauro ha mostrato con grande chiarezza come la Legge 40, che i promotori del referendum vorrebbero smantellare, sia solo un iniziale tentativo di regolamentare un settore nel quale purtroppo le speculazioni sono all’ordine del giorno, anche perché vi è sottesa una mentalità per la quale il potere è tutto e davanti ad esso l’uomo è niente. In un contesto culturale così ostile il referendum non è soltanto una puntata dello scontro politico fra laici e cattolici, come si vorrebbe far credere, ma vi è in gioco l’immediato futuro dell’uomo e della società, che saranno sempre più soggetti alla “dittatura del relativismo”, come ha ricordato Benedetto XVI.

Il dibattito inoltre è fuorviato da pressioni emotive sul grande pubblico basate su motivazioni infondate, quali l’urgenza di ricavare dalle cellule staminali embrionali terapie immediatamente attuabili per la cura di malattie gravissime ed ancora senza speranza di guarigione, così che il giudizio contro chi propone l’astensione davanti a questioni tanto complesse si esprime quasi sempre con grande violenza. Dalla feroce polemica, però, rischia di rimanere fuori ciò che invece dovrebbe essere al centro di un confronto serio ed onesto: la dignità dell’embrione umano come vita personale, il cui diritto all’esistenza precede il diritto della coppia alla procreazione, o il diritto degli scienziati alla ricerca senza vincoli etici.

Per tutte queste ragioni i politici hanno la grande responsabilità di riaffermare un concetto di bene comune che abbia nuovamente al centro l’uomo, anche perché per la prima volta, dopo la fine della Democrazia Cristiana, attorno ai temi della bioetica si è creata una grande maggioranza trasversale, animata anche da tanti laici intellettualmente onesti, mentre i promotori del referendum vorrebbero bloccare questo processo per scopi puramente propagandistici.

Il Dott. Salina, invece, ha evidenziato come la Chiesa Cattolica incontri nelle istituzioni europee un’ostilità violenta e diffusa, dovuta soprattutto al fatto di essere l’unica autorità morale che difende realmente tutto l’uomo ed ogni uomo. Tale ostilità si è spinta fino al punto di deferire Giovanni Paolo II all’Autorità per la tutela dei diritti umani per aver difeso il valore della famiglia tradizionale, fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna ed ora minacciata anche dalla pratica della fecondazione eterologa (ma è ancor più tristemente significativo che questa notizia sia stata accuratamente taciuta da tutti gli organi di informazione in Italia….).

La Chiesa tutela la dignità umana da subito, cioè dal suo primo manifestarsi nell’embrione, senza temere di opporsi alle lobbies di potere che sempre stanno dietro a tutte le manipolazioni sull’uomo, e nel far questo tutela anche la società che altrimenti, negando il rispetto della vita, porrebbe fine alla sua stessa civiltà. Solo alla luce di tale evidenza si comprende la saggia indicazione del Card. Ruini di astenersi dal voto il 12 e il 13 giugno, per dire “no” con forza ad ogni tipo di strumentalizzazione della vita

E’ curioso invece come tanti paladini della valorizzazione ed integrazione della diversità fra culture neghino poi, nei fatti, il rispetto proprio e solo all’espressione della cultura cristiana.

Al termine del collegamento con Bruxelles entrambi i relatori si sono congedati dal numeroso pubblico con la promessa, che non sarà lasciata cadere dagli organizzatori dell’incontro, di tornare di persona in Alessandria, per proseguire un dialogo necessario alla nostra realtà provinciale e che si annuncia sicuramente proficuo.

 

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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria