Il 3 e il 4 aprile ogni cittadino piemontese avrà l'opportunità di scegliere il Presidente della Regione e di votare per il rinnovo del Consiglio regionale. Spesso si dice che votare - alle elezioni politiche come quelle amministrative - non ha senso. Io, tuttavia, credo che votare sia importante. Pensate quante lotte e quanta fatica hanno fatto e stanno facendo popoli, dell'est e del sud del mondo, per conquistare questo diritto. Noi cittadini di paesi democratici e liberi spesso dimentichiamo il valore del voto, nonostante esso rappresenti una delle più alte espressioni della libertà di scelta, nell'interesse personale e dell'intera comunità di cui facciamo parte. Votare ha significato, ha valore, ha senso

Si vota per tante ragioni, spesso diverse tra loro e tutte rispettabili: per coerenza con i propri ideali; per condivisione dei valori del candidato, per garantire i propri interessi e diritti. Io ho sempre pensato che si deve innanzitutto votare per - e non contro - qualcuno e qualcosa.

Si può votare per me e per una delle forze politiche che mi sostengono e condividono valori, ideali e programmi per governare il Piemonte nei prossimi cinque anni.

Chi ha la responsabilità di governare sa bene che è chiamato ad assumere molte decisioni: alcune dipendono dalle leggi e dai regolamenti vigenti e sono quindi inevitabili. Altre no.

Da quando sono Presidente del Governo regionale ne ho dovuto assumere tantissime: ho sempre ascoltato l’opinione degli altri, ma poi ho deciso, consapevole che le decisioni prese avevano un riflesso per i cittadini, le imprese e le istituzioni della mia regione.

Alcune decisioni erano legate ad impegni presi con i cittadini e riportati nel programma presentato prima delle elezioni. Molte altre, invece, sono state il risultato di situazioni diverse, non prevedibili prima.

La velocità dei cambiamenti in ogni settore - economico, sociale, culturale, etico - impongono a chi governa di decidere facendo innanzitutto ricorso ai valori ed ideali propri, della comunità e dello schieramento politico a cui appartiene, ma spesso, più semplicemente, del senso comune. Pensate a come eventi di natura nazionale od internazionale - dalle catastrofi naturali alle guerre, alle grandi scoperte scientifiche – mettono in discussione i nostri valori, i nostri ideali, le nostre certezze, il nostro stesso futuro.

Ecco perché non è semplice raccontare quanto avviato e realizzato in questi anni alla guida del Governo regionale, poiché molto è stato fatto e, allo stesso tempo, molto è accaduto fuori e dentro questa piccola parte del mondo chiamata Piemonte.

Il filo conduttore del mio agire di Presidente è il senso del mio impegno, che riconosco in tutti i settori sui quali è intervenuto il Governo regionale. Perché anche chi governa ha il dovere di valutare le proprie decisioni non solo sulla base dei complessi meccanismi della razionalità economica e contabile, ma anche di quelli delle emozioni e dei significati. Appunto: del senso.

In questa pubblicazione troverete quindi alcune delle iniziative che ho varato da quando sono alla guida del Governo regionale, ma anche le stelle polari del mio impegno per quanto sarò chiamato a fare nei prossimi cinque anni.

Come ho fatto finora, e come continuerò a fare, guidato dal senso di comunità, delle istituzioni, di responsabilità e di passione civile e politica. E, permettetemi di dirlo, anche con senso di soddisfazione e di orgoglio che mi deriva dal compimento di molte iniziative che ho contribuito a realizzare in questi anni: dalle grandi infrastrutture alle Olimpiadi invernali; dalla Reggia di Venaria alla creazione di nuova occupazione; dalla difesa e valorizzazione del nostro patrimonio ambientale ai nuovi servizi sociali per le famiglie.

Infine con un senso della sfida che desidero cogliere ed affrontare in questo terzo millennio. Con Voi, per il Piemonte.

on. Enzo Ghigo

“Alla fine è il senso delle cose che si deve cercare”

dal film “Le invasioni barbariche.”