“Ormai non mi stupisco più di nulla. E forse questo è un brutto segno, ma mi rimane la curiosità. Quella per esempio di sapere come una coalizione provinciale di centro sinistra affronterà l’utilizzo del bagno al piano nobile di Palazzo Ghilini” – così Piercarlo Fabbio, consigliere provinciale di Forza Italia, che, scorrendo l’ordine del giorno della Giunta di mercoledì 26 gennaio 2005, presieduta da Paolo Filippi, ha scovato un’informazione di competenza dell’assessore dello SDI, Lelio Demicheli (Personale, Assistenza Tecnica agli Enti Locali, Informatizzazione, Attuazione del decentramento, Patrimonio, Polizia e sicurezza locale) proprio incentrata sull’uso dei bagni del piano nobile del Palazzo provinciale.

“Finora – continua Fabbio – nei vari interventi sull’azione amministrativa della Giunta Filippi, avevo sospeso il giudizio. Sei mesi, pur nella continuità con il governo Palenzona, avrebbero potuto sembrare pochi. Però, questa sensazione di sospensione dell’attività di un certo respiro, mi era stata confermata dalla interruzione della periodicità quindicinale di convocazione del Consiglio Provinciale per effettiva mancanza di proposte della Giunta. Invece ho dovuto prendere atto che non è così, perché esiste in Giunta qualche coraggioso che si confronta con temi alti quali la regolamentazione per l’uso della toilette. La ragione non la conosco, ma deve essere successo certamente qualcosa di grave se un Presidente, un vicepresidente, nove assessori che rappresentano la Margherita, i DS, Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani, lo SDI i no global si occupano di un tema così scabroso. E chissà quale scontro ideologico potrebbe scatenarsi, pur nella impostazione metodologicamente programmatica della seconda Repubblica”.

“Comunque – termina Fabbio – frittata per frittata, comunico alla Giunta che i regolamenti sono di competenza del Consiglio, specie quando potrebbero limitare il diritto-dovere fisiologico di qualsivoglia persona”.