Piercarlo Fabbio, capogruppo di Forza Italia al Comune di Alessandria, è solito utilizzare locuzioni celebri, oppure proprie considerazioni, per gli auguri di Natale e di Capodanno. Quest'anno Fabbio ha scelto una frase dalla "Fosca" di Igino Ugo Tarchetti - un poco un omaggio all'appena nata Fondazione Carlo Palmisano di San Salvatore, città che "ha dato i natali" al letterato - che aveva già inserito nel suo libro "La Pasqua di Natale" (Alessandria, Ugo Boccassi Editore, 2000), un'antologia di brani di autori celebri sul significato della più importante festa dell'anno. (Il volume è cliccabile sul sito nella sezione "I miei libri"). "È un testo particolare, perché lascia presagire sapori antichi e moderni di fantasie giovanili, di segreti, misteri e sorprese da mille e una notte, da feroci saladini e da catechismi saldi e robusti. Poi - dice Fabbio - espone il tema della cristianità e della laicità in un momento in cui l'Europa si interroga sul valore storico della questione. E forse dà anche qualche risposta, a volerla leggere bene". Ecco il testo degli auguri: "Il Natale è la più bella festa dell'anno. Io non sono né turco, né cattolico - sono semplicemente un galantuomo - ma alcune delle feste cristiane mi piacciono, mi vanno a sangue, armonizzano con le mie convinzioni; io ci vedo dentro un significato profondo, che le apparenze ci nascondono… ("Fosca" - Igino Ugo Tarchetti)"