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Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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12/11/2014

LMCA a spasso per la 'prima' piazza Garibaldi

La macchina del tempo porta Fabbio a vedere come nasce la grande piazza con i portici. Siamo a fine Ottocento. E' il grande periodo del sindaco Moro e dell'ing. Straneo

   

LMCA a spasso per la 'prima' piazza Garibaldi

Con la puntata del 21 ottobre de ‘La Mia Cara Alessandria’, la trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio, in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di radio Bbsi e disponibile nella sezione podcast dei siti www.fabbio.it e, solo per la parte storica, www.ritrattidallalba.it, si va a fine Ottocento - ed esattamente nel 1887, quando il Comune presieduto dal sindaco Pietro Moro, prende una decisione storica. Il 10 gennaio l’amministrazione dà il là al cosiddetto ‘Piano Straneo’, dal nome dell’ing. Ludovico Straneo, degno erede dei Caselli e dei Valizzone, architetti di città. Moro fu sindaco dal 1883 al 1895 e fu lui, il 14 dicembre 1883, a nominare ingegnere capo Straneo, affascinante figura di tecnico ed intellettuale, che riuscì a progettare la nuova Alessandria. E la delibera in questione ordinava lo spianamento della vecchia circonvallazione per far posto a due nuove caserme – lì ancora oggi – : la Valfrè e quella dei Carabinieri di via Pacinotti. Si disponeva anche lo spostamento verso i bastioni (ora Corso Teresio Borsalino) del Canale Carlo Alberto, creando così due opportunità: quella di erigere piazza Garibaldi e di distendere una nuova importante arteria, corso 100 Cannoni.

Straneo si ispirò per progettare piazza Garibaldi, che peraltro non venne realizzata unitariamente, al modello di piazza Vittorio Veneto a Torino, precedentemente alla vittoria della I Guerra Mondiale, dedicata a Vittorio Emanuele I, sebbene la piazza torinese avesse sostanziali differenze, come quella dei portici di diversa altezza per superare il dislivello di circa 7 metri che dal fiume fa giungere fino all’attacco di via Po. Solo la prospettiva, dunque, consente a piazza Vittorio di nascondere la sua realtà.

“La nostra piazza quindi incominciò ad essere costruita intorno al 1890, fino alla piazzetta Marconi con i Palazzi Taverna, in fondo a corso Roma, seguiti dagli Zurletti e dai Testa per completare l’opera. Nel 1895 era concluso l’intero lato fino a corso 100 Cannoni con i portici Ravazzi, Piccone e, in angolo, Ratti. Fu poi la volta del palazzo Giovanni Battista Borsalino a cui venne imposto l’obbligo di costruire un rialzo che potesse ospitare un orologio pubblico. Cosa che avvenne, così come si sottoscrisse una convenzione per il diritto di passaggio pubblico sotto i portici, che comunque rimanevano di proprietà privata. Ancora oggi vige quella regola. Nei primi del 900, si continuò con il palazzo Vitale (in angolo con via Mondovì). Vennero poi abbattute le piante sul lato sud della piazza e realizzati i portici Carnevale, Gho, Piccone, Bonzi, Guassardi e Lavagetto”.

Ma la piazza è stata fin da subito commercio, vita sociale e attrazione: due caffè, il Vittoria e la Meridiana; un ristorante, il Parigi di proprietà Guassardi; mentre Giovanni Maino, il grande patron del ciclismo sportivo dell’epoca (correva per lui Learco Guerra, la locomotiva umana) esponeva i suoi cicli da corsa e ad ogni vittoria la ”macchina” del vincitore. “A ciò aggiungo che l’uscita delle “Borsaline” dalla fabbrica di Corso 100 Cannoni era un ulteriore elemento attrattivo, per molti giovani interessati all’incontro con le belle operaie. E probabilmente a questo, né Moro, né Straneo avevano pensato…”.

Dopo l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, torna la musica con la playlist della settimana, dedicata al cuore e alle sue canzoni: Cosa ne hai fatto del mio cuore, I fiati pesanti; Heartbreaker, Dionne Warwick; With A Song In My Heart, José Carreras; Unchain My Heart, Joe Cocker; Cuorematto, Little Tony; My Foolish Heart, Frank Sinatra; Il cuore è uno zingaro, Nicola di Bari; Tu che m’hai preso il cuor, Luciano Pavarotti

 

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria