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Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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13/10/2014

LMCA: el canton di rus, il cuore di Alessandria

La piaseta si contrappone a piazzetta della Lega, ma i suoi confini sono labili. Ritorno agli anni Trenta e Quaranta e al night club degli anni Cinquanta e Sessanta

   

LMCA: el canton di rus, il cuore di Alessandria

Torna l’appuntamento del martedì e il tempo scorre con ‘La Mia Cara Alessandria’, trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda dalle frequenze di Radio Bbsi e disponibile nella sezione podcast dei siti www.fabbio.it oppure (per la parte storica) www.ritrattidallalba.it. Un tempo che scorre all’indietro ritornando – nella puntata del 7 ottobre - a parlare dei quartieri di Alessandria e delle loro eventuali rappresentanze.

L’obiettivo è la partecipazione, “che fa sempre bene a una comunità un po’ chiusa come la nostra”. E così si scopre che gli attuali nomi dei quartieri non sempre collimano con quelli che gli alessandrini davano loro nel passato. Un passato anche abbastanza vicino a noi. Tanti gli esempi: El cantòn di rus, San Roc, San Baudulen, San Bernarden, La canarola, che prendeva il nome dal fetido canale di scolo a cielo aperto che attraversava il dedalo di cortili tra loro comunicanti, la Val di Rat vicino al Pont Tani, el quartié dla rugna, dove oggi sorge l’ospedale ‘Santi Antonio e Biagio’. Il sito più affascinante è il Canton di Rus: “qualcuno dice che se non si abitava lì, se non si giocava lì, non si era di Alessandria”. La città, molto racchiusa su se stessa, fino a quando l’espansione postbellica non l’ha allungata a dismisura, possiede due centri: uno ideale, el canton di rus, con la sua piaseta e uno reale, piazzetta della Lega. Uno da tenersi stretto come le cose più care, el canton, e uno da esporre al pubblico per rappresentanza. Due cuori in una città tra le mura, anche quando le mura vengono abbattute e Alessandria assume ancor più il ruolo di grande città, cosicché la famosa regola di Romeo Eco, sarto, dandy elegantissimo, un Dapporto alessandrino simpaticissimo e fluente, arguto osservatore delle cose in genere e di quelle di casa nostra in particolare, nonché zio di Umberto Eco… E a chi, forestiero, in piazzetta della Lega, trovandolo intento a parlare chiedeva: “Scusi dove vado per il centro?”, Romeo rispondeva: “Non faccia un passo in più, altrimenti si trova in periferia”.

La piaseta, cioè lo slargo che si crea all’incrocio di via Guasco con via Sant’Ubaldo è il cuore nascosto di Alessandria. E talmente deve restare tale che non è quasi apprezzabile. Anche dopo il rifacimento complessivo della pavimentazione di via Guasco a seguito della drammatica alluvione del 1994, che ha colpito in pieno “el canton”, la “piaseta” non è stata marcata più di tanto. Slargo, sì, ma segretamente conosciuto solo dagli alessandrini veri. Qualcosa che si sa esserci, ma non va rivelato…

Tornano i proverbi regionali sul tempo; l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria e la playlist della settimana: un assaggio di night club anni cinquanta e sessanta (di Piercarlo Fabbio) con ‘Estate’, di Bruno Martino; ‘Arrivederci’ Don Marino Barreto Jr; ‘Amore fermati’, Fred Bongusto; ‘Butta La Chiave’, Van Wood Quartet; ‘Roberta’, Fred Bongusto; ‘Tu Vuo' Fa' L'Americano’, Renato Carosone.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria