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Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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18/07/2014

LMCA: tributo alla Benemerita e ad Ardingo Trotti

200 anni dopo la fondazione del corpo, Fabbio rintraccia brandelli di Alessandria nella storia dei Carabinieri. Dai primi ufficiali alla Gamberina Nuova a Giambattista Scapaccino...

   

LMCA: tributo alla Benemerita e ad Ardingo Trotti

Prima della pausa estiva, la macchina del tempo de ‘La Mia Cara Alessandria’, trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda il martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi e disponibile nella sezione podcast sui siti www.fabbio.it oppure (solo per la parte storica) www.ritrattidallalba.it si rimette in funzione Si muove di poco da Alessandria e giunge a Torino, poco distante dal Castello del Valentino. Tutt’intorno giardini e vigne e si ode una voce che sta dettando a uno scrivano: "Vittorio Emanuele, per grazia di Dio, Re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme, Duca di Savoia di Genova, Principe di Piemonte, etc…"
“La condotta onorevole tenuta finora dal Conte Ardingo Trotti, Luogotenente nei Carabinieri Reali, e la somma esattezza con la quale egli ha costantemente riempiti i propri doveri, valsero a meritargli la nostra approvazione, e ci disposero di affidargli incombenze di maggiore importanza, persuasi che nel disimpegno delle medesime, egli saprà darci nuovi e maggiori motivi di soddisfazione e gradimento; Epperò ci siamo degnati di nominarlo Capitano nel corpo sudetto (sic) con tutti gli onori, autorità e prerogative che ne dipendono, e con riserva di fissare la di lui anzianità, Ordiniamo pertanto che venga assentato in detta qualità e gli si corrisponda, dal giorno del suo assento, l’annua paga e vantaggi fissati dalle nostre determinazioni delli 9 ottobre 1816. (…) Dalla Vigna Reale, li 6 luglio 1818”.
Un luogotenente che diventa ufficiale. Dei Carabinieri reali. Occorre tornare al 1814, mentre i grandi del mondo stanno tenendo il Congresso di Vienna, che sancirà la Restaurazione dell’Antico Regime sul modernismo di Napoleone Bonaparte, sconfitto a Waterloo e definitivamente cacciato in esilio sull’isola di Sant’Elena. Anche nel Regno di Sardegna i Savoia sono ritornati a governare e Vittorio Emanuele I cerca di carpire quegli aspetti dell’organizzazione dell’ordine pubblico che avevano funzionato durante il periodo napoleonico. I gendarmi erano uno di questi modelli da considerare validi. Così con Rege Patenti del 13 luglio il sovrano istituisce il corpo dei Carabinieri reali. Nelle Regie Patenti S. M. “approvando lo stabilimento del Corpo de’ Carabinieri Reali colle attribuzioni, prerogative, ed incumbenze ivi espresse, e dall’Ufficio di Direzione Generale di buon Governo distribuita in conformità dell’unita Pianta, ed incaricata specialmente di vegliare alla conservazione della pubblica, e privata sicurezza, richiama all’esatta osservanza le provvidenze riguardanti gli oziosi, e vagabondi, con aumento di pena riguardo i recidivi, e con varie altre provvidenze relative agli oggetti ivi contemplati”.

Tra i primi 27 ufficiali, nel 1818, c’è proprio Ardingo Trotti, un cognome che sa di alessandrino fin da lontano. E infatti è così, sebbene occorra giungere fino a Cassine per incontrare i due fratelli Ardingo ed Emanuele. Il primo arrivò fino al grado di generale, il secondo di colonnello. Ardingo fu decorato con medaglia d’oro per “essersi distinto nel fatto d’armi di Governolo, 18 luglio 1848”; il secondo, decorato con Medaglia d’Argento per essersi distinto nella stessa battaglia, che però non combatté con il Corpo dei Carabinieri reali, come invece era successo al fratello. Sempre il generale si distinse anche in Crimea, nella battaglia della Cernaia, al comando della cosiddetta ‘ala Trotti’. Pure Emanuele entrò nei Carabinieri reali e partecipò alla famosa carica di cavalleria a Pastrengo. Una carica riproposta ancora oggi e che, in Alessandria, si è rivista in occasione del bicentenario della Battaglia di Marengo (14 giugno 1800-2000), in un campo attrezzato dietro Villa Delavo a Spinetta Marengo. C’è dunque un rapporto stretto tra la nostra città e i carabinieri; una bella storia come quella della Caserma che oggi ospita il comando provinciale dell’Arma e prende il nome della Gamberina Nuova, intitolata a Giovanni Battista Scapaccino, originario di Incisa (Asti), che ora ha preso il suo cognome, prima medaglia d’oro al Valor Militare: “trovandosi inaspettatamente circondato da avventurieri mazziniani in occasione della velleitraria invasione repubblicana della Savoia del 1831, Scapaccino sacrificò la vita per non disdire neppure a parole la fedeltà al Re. Morì, si tramanda, rifiutando di gridare Viva la Repubblica e, anzi gridando Viva il Re”.
Con la rubrica ‘Ferro e poltiglia ovvero Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti’, proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri, è sempre tempo di campagna e tempo: “Su piov an sla stopia, la meila la ven bela (Se piove sulla stoppia, il granturco viene bello)”.

Con l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ritorna invece al’8 luglio 1438, giorno in cui “… il duca Filippo Maria Visconti, per ricompensare il valore guerriero dell’alessandrino Bongiovanni Trotti, lo nomina generale dell’esercito. Si trovò all’occupazione di Brescia, nella quale impresa si diportò con tanto valore che meritossi di essere da quel duca sommamente amato, e con sommo onore in cariche militari impiegato…”.

La playlist della settimana è curata da Roberto Cristiano che propone i duetti: ‘Somethin' Stupid’, Robbie Williams e Nicole Kidman; ‘Je So' Pazzo’, Pino Daniele & Mario Biondi; ‘Non è vero mai’, Bianca Atzei e Alex Britti; ‘I Belong to You’, Anastacia ed Eros Ramazzotti; ‘Acqua e Sale’, Adriano Celentano e Mina; ‘Bocca di Rosa’, Fabrizio de Andre e PFM; ‘Cambiare’, Alex Baroni e Giorgia.

Buona estate con il meglio de ‘La Mia Cara Alessandria’ e a ‘risentirci a settembre…

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria